NOCERA INFERIORE. Pronte altre 20 azioni di recupero nei confronti di altrettanti medici dell’Asl Salerno e in particolare dell’ospedale “Umberto I”. La somma da recuperare per l’Alpi, l’attività libera professionale, svolta in maniera irregolare, ammonterebbe, anche in questo caso, a poco più di 400mila euro. Dopo il lavoro dei funzionari della Asl assieme agli ispettori del lavoro di Salerno nell’ambito delle verifiche sull’Alpi, nei prossimi giorni potrebbe arrivare una stangata come lo è stata per una ventina di anestesisti. Sotto controllo sono sempre le annualità 2012-2013, dove le ispezioni non avrebbero trovato le giustificazioni per l’attività svolta, l’elenco dei turni in reparto, non sarebbero stati timbrati i cartelli di entrata ed uscita (alcuni lo avrebbero fatto ripetutamente). In molti casi l’attività sarebbe stata effettivamente eseguita, ma non autorizzata o pagata senza le relative determine. L’ispezione, in totale, riguarda 330 medici a cui sarebbero state pagate spettanze per circa sette milioni di euro complessivi, in alcuni casi, senza uno straccio di documenti a comprova del lavoro fatto o dell’autorizzazione ad andare oltre il già remunerato orario da contratto. C’è perfino chi avrebbe lavorato più di 24 ore al giorno, sommando l’orario da contratto e l’attività libero professionale.Potrebbe trattarsi di un errore vista la gestione, in alcuni casi, caotica dell’attività libero professionale (vedi dichiarazioni dei commissari inviati dall’Asl) per i medici, ma ci potrebbe essere anche chi ha approfittato. L’indagine interna è parallela a quella di tre procure, quella di Nocera Inferiore, Salerno e Vallo della Lucania, ed ha scoperto tra medici chi avrebbe intascato oltre 104mila euro. In ogni caso tale operazione di recupero non mancherà di provocare la solita, lunghissima scia di polemiche e controversie anche a livello politico. Le attività di recupero andranno avanti.
Enzo Colabene