Nicola Ferro, un trombone Caliente - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

Nicola Ferro, un trombone Caliente

Abbiamo incontrato Nicola Ferro reduce dallo showcase del suo nuovo cd “Caliente”, in collaborazione con il primo trombone dell’orchestra Filarmonica di New York Joseph Alessi, disponibile in commercio e nei negozi online “Itunes”.  
Maestro Ferro, siamo tutti curiosi di sapere qualche nuovo ed interessante dettaglio riguardo il cd “Caliente” nel quale lei ricopre ben tre ruoli, esecutore, produttore artistico e soprattutto compositore. Di che stile parliamo? A cosa si è ispirato per scrivere questi brani? Quali sensazioni ha provato nel comporre questa musica?
«Il cd fa parte di un progetto discografico  di  Latin Jazz voluto fortemente da Joseph Alessi Principal Trombone della New York Philharmonic. Quale Artistic Producer ho curato l’intero iter del progetto, dal concepimento di un brano, alla scelta dei musicisti e quindi  alla individuazione degli studi di registrazione  fino ad arrivare al mastering e alla realizzazione del cd. Le mie fonti di ispirazione sono state il Brasile, Cuba, l’America Latina, terre e luoghi che adoro particolarmente perchè mi hanno lasciato una grande ricchezza nel cuore. Molte le persone illustri che ho conosciuto nel corso dei miei viaggi, tra i quali Hermeto  Pascolal e Joseph Alessi. Il cd si compone di 16 brani originali dal Samba alla Salsa, dalla Bossanova alla Ballad, dal LatinFusion al  Latin Conteporary  in tempi strettissimi e una cover, Tico Tico con un accompagnamento del magico Giacomo Desiante alla fisarmonica. Poi vi è  una traccia a me particolarmente cara, quella dedicata al mio amico Fortunato, scomparso lo scorso anno».  
Com’è stato collaborare con un musicista di fama internazionale come Joseph Alessi?
«Collaborare con Alessi è  sempre una  esperienza esaltante, del resto sono trascorsi ben 10 anni da quando firmai il primo contratto  come suo compositore e arrangiatore ufficiale. Insieme abbiamo realizzato diversi progetti di calibro internazionale: con i New Trombone Collective in Olanda con la Naxos in Usa, Summit Records Usa ed altri ancora. Il fulcro su cui fanno leva tutti i nostri progetti è la sua grande versatilità, la   maestria e  l’ abilità tecnica  con cui si destreggia nell’universo musicale passando dal jazz alla musica classica, dal barocco al moderno». Molti altri musicisti  hanno fatto parte delle registrazioni delle sue composizioni, tra gli altri, Amedeo Ariano alla batteria, Massimo Barrella alla chitarra, Matteo Gigantino al violino, Giacomo Desiante alla fisarmonica, Giuseppe Ler al flauto, Domenico Andria al basso e Ugo Rodolico alle Percussioni. Qual è il segreto che le consente di collaborare con così tanti diversi elementi strumentali e a fondere magicamente il tutto?
«Capire quale musicista puo’ dare determinati colori a queste idee sono elementi e ricerche che devono partire dalla giusta consapevolezza e conoscenza della situazione e degli artisti coinvolti. Il progetto è un “Made in Italy” pubblicato negli Usa ma Made in Italy, partito da Buccino ZorkDigitalPlanet, commissionato da Edwards inst. inc. Usa Chicago e Joseph Alessi fino alla consegna di CdBaby Release 15 maggio 2013».  
Com’è nata la sua passione per la composizione?  
«Sin da piccolo respiravo Musica. Ogni singolo componente della mia famiglia era ed è un artista, a partire da mio nonno Nicola il quale mi ha molto ispirato. La creatività è la cosa che mi è stata tramandata ed è  secondo me il motore primo di ogni cosa, a partire dall’interpretazione, per passare poi all’impianto base di ogni tipo di composizione o arrangiamento, alle strane combinazioni tecnologiche e storiche. Nella mia mente si fonde tutto magicamente e così prendono vita le mie composizioni. Ho approfondito gli studi di composizione Classica, Jazz, Pop, in occasione di un avvenimento che purtroppo ha cambiato la mia vita, trovandomi quindi impossibilitato a poter suonare il trombone per parecchi mesi. Non potevo abbandonare la musica quindi la composizione fu la mia ancora di salvezza ed è stata una rivelazione per me stesso».  
Preferisce più suonare o comporre?
«Sono due elementi complementari, l’uno sostiene l’ altro. Non può esistere un musicista che non conosca l’armonia. Una composizione assume forma e diventa tale solo quando viene eseguita ed interpretata nel modo giusto. Così il compositore diviene esecutore e viceversa l’esecutore con la sua interpretazione diviene compositore».
Ha in progetto qualcosa di nuovo?
«Ho progetti commissionati da Musicisti della Chicago Symphony USA, ed una collaborazione con Alessi in qualità di solista in Florida nel 2014.  Seguiranno altri progetti che mi vedranno nei panni di compositori, con musicisti quali i Wind Concert Band, Massimo La Rosa, primo trombone Della Cleveland Orchestra Usa. E, momentaneamente per finire, un Time-Bone, ovvero un video che racconterà del mio percorso con il trombone nel quale si vedrà la creazione del mio Technology Trombone».

 

12 giugno 2013