Turbata libertà degli incanti: è l’ipotesi d’accusa a carico di Nicola Aulisio, l’imprenditore di Cicerale, titolare della Cogea Impresit di Ogliastro Cilento. L’uomo di recente ha denunciato ben due atti intimidatori ai suoi danni, ma oggi spunta un rapporto di amicizia con Franco Alfieri che rimescola le carte e mette in dubbio alcuni aspetti di una vicenda ancora poco chiara. Sono tre gli episodi che coinvolgono Aulisio: il primo risale all’11 aprile 2023, il secondo al 31 maggio 2023 e il terzo al 23 gennaio 2024. Per lui ieri è scattata la perquisizione della Guardia di Finanza per provare a chiarire alcuni aspetti del sistema Cilento. La Cogea sembra essere tra le ditte vicine ad Alfieri e al suo giro e infatti a lui sono stati subappaltati i lavori della Fondovalle Calore e del Sottopasso. Aulisio avrebbe anche confermato di aver intrattenuto rapporti con la Dervit per i lavori relativi all’ammodernamento della pubblica illuminazione di via Magna Grecia a Capaccio Paestum. Ieri mattina, gli agenti del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Salerno e la polizia giudiziaria hanno reperito ogni atto, documento e visionato PC sia presso l’abitazione dell’imprenditore sia presso gli uffici di sua proprietà. Già dall’intercettazione è emerso il rapporto tra Cogea e amministrazione comunale di Capaccio Paestum. La ditta si è infatti aggiudicata numerosi e remunerativi appalti, tra cui per l’appunto quello afferente a via Magna Grecia per sei milioni di euro, al sottopasso ferroviario per cinque milioni di euro e altri lavori. Un rapporto, quello tra l’imprenditore e l’ex sindaco, che va avanti da oltre vent’anni, quando Alfieri, allora sindaco di Agropoli, ha affidato alla ditta Cogea molti appalti importanti. A Vallo della Lucania a lanciare un campanello d’allarme fu l’Anac che aveva censurato un appalto in cui figuravano come ditte aggiudicatrici per l’appalto bandito dal Consac sia la Cogea che la Alfieri Impianti. Come già reso noto attraverso queste colonne, Andrea Campanile, per conto di Franco Alfieri, si stava occupando anche delle questioni relative al sottopasso i cui lavori sono stati aggiudicati dalla Cogea Impresit, di Ogliastro Cilento, impegnata nel settore delle costruzioni da oltre 30 anni. Una vittoria personale per Campanile che rivolgendosi al padre confermava di aver vinto. Quanto emerge dalle indagini e dal primo filone dell’inchiesta che ha scosso la politica locale e regionale è la volontà del sindaco, oggi sospeso, di monopolizzare tanto da circondarsi solo di pochissime persone alle quali raccontava i risvolti in corso. Una situazione tutt’altro che semplice da spiegare, ma che lascia ben intendere il modus operandi dell’amministrazione comunale nel corso di questi anni, almeno fino ad oggi, con l’aiuto del tuttofare del sindaco. Cogea che fu al centro anche di un contestato appalto per la Consac da parte di un raggruppamento di imprese Erika Noschese
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