Sant’Antonio è l’amatissimo patrono del paesino del Cilento. Sin dal 7 gennaio ci si prepara con messe e prediche alla giornata di festa, tra benedizioni, fuochi d’artificio e musica. Notti di fuoco anche a Mercato San Severino e ad Altavilla Silentina con la due giorni di Hocus Focus
Di OLGA CHIEFFI
Vibonati si appresta a festeggiare Sant’Antonio Abate, patrono della cittadina del Cilento, con i fuochi pirotecnici e la tradizionale processione per le strade del borgo, in programma giovedì 17 gennaio 2019. Il 17 Gennaio si ricorda il Santo Abate per eccellenza: ritenuto fondatore del monachesimo cristiano, Sant’Antonio fu il primo fra gli “abati” ed uno dei Santi cui la cultura popolare è più legata. Originario dell’Egitto, vagò per il deserto vivendo in parte da eremita, di qui gli appellativi “d’Egitto”, “del Deserto” e “l’Anacoreta”, una miriade di identificativi che conferma la sua magna venerazione; conosciuto anche come “il Grande” per i suoi miracoli e “del Fuoco” per il laborioso connubio che lo lega alle fiamme. Secondo la leggenda respinse le tentazioni demoniache e di qui assunse “il fuoco” come suo emblema. E’ dunque protettore del fuoco ma anche degli animali domestici. La festa attira fedeli anche dai comuni limitrofi. Non a caso in occasione della festività da Sapri comincia il “cammino di Sant’Antonio”, una passeggiata a piedi dal centro capofila del Golfo di Policastro fino al Santuario per assistere alla celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Antonio De Luca. La giornata di celebrazioni prenderà il via alle ore 7.30 con la Santa Messa (in programma anche alle ore 8.30 e 9.30). Alle ore 10.00 è prevista la benedizione dei bambini, degli animali e del lardo. Alle ore 11.00 la Santa Messa presieduta da Sua Eccellenza Mons. Antonio de Luca, mentre alle ore 12.00 prenderà il via la processione per le strade del paese accompagnata dalla Castellana di Camerota. Alle ore 15.00 ci sarà lo spettacolo pirotecnico diurno eseguito dalla ditte L’Artificiosa dei Fratelli Di Candia di Sassano, dalla “Senatore Fireworks” di Vincenzo Senatore e Figli di Cava de’ Tirreni e Pirotecnica dei Fratelli Romano di Angri e dell’Artificiosa dei Fratelli Di Candia di Sassano Alle ore 19.00, in Piazza Nicotera, si terrà un altro momento musicale de’ “La Castellana” e poi dalle ore 20.30 spazio allo spettacolo pirotecnico notturno eseguito dalla ditta “Palmese Fireworks” da Palma Campania, paese del Carnevale che si apre proprio nel giorno di Sant’Antonio Abate. Ma l’intera provincia di Salerno verrà illuminata dai falò di Sant’Antuono, un rito molto sentito, poiché vicino alla terra, alla natura. Cibo e falò non mancheranno a Mercato San Severino, in piazza Imperio che ospiterà un grande falò in onore del Santo. Si comincia alle ore 19.30 con l’accensione e la benedizione del fuoco. Quindi, al brillo della vampa, saranno servite pasta e fagioli e le caldarroste, il tutto innaffiato dal corposo rosso locale, e allietato dalla musica popolare dei Tammurriarè. Ad Altavilla Silentina, invece si continua a festeggiare il patrono del fuoco sino al 19 gennaio con la programmazione della quarta edizione di Hocus Focus – “U fuoc r’ S.Antuon”, un incontro tra la tradizione e l’innovazione, tra ciò che è stato tramandato e l’eredità di un evento folkloristico che dura nei secoli. Hocus Focus è un Festival che nasce dall’esigenza di tramandare l’antica tradizione del Fuoco di Sant’Antuono, senza mai dimenticare l’altra finalità principale: la valorizzazione del nostro territorio”, afferma Antonio Bruno, consigliere dell’Associazione. “L’evento vuole essere, infatti, una vetrina di quanto c’è di bello nel nostro paese e, nel tempo stesso, un invito a visitarlo. È, pertanto, una festa per grandi e piccini, con lo scopo di creare e condividere un messaggio intergenerazionale: l’incontro tra tradizione e innovazione, la valorizzazione della memoria collettiva come opportunità di crescita personale e sociale”. E questa finalità trova espressione nel tema della prossima edizione: “Ri – generazioni”, due giorni per compiere un viaggio, attraverso la tradizione, la musica e il cibo, e mettere insieme passato, presente e futuro. “La rinascita e la riscoperta di se stessi non può che partire dalle proprie radici. Solo coi piedi ben piantati a terra – quella che ci appartiene – possiamo far crescere i nostri personalissimi rami. I racconti tramandatici dalle teste ormai imbiancate, le sfide di chi è lontano e ha lasciato qui pezzi cuore, che più che pezzi di vetro son scintille, i passi di chi adesso comincia a muoversi per il mondo. Storie che, a guardarle bene, ci accomunano tutti, in un unico grande ciclo, che incessantemente si ripete”, racconta Antonio. “Hocus Focus quest’anno si sdoppia. Il 18 e 19 gennaio ci attendono spettacoli di fuoco, concerti e non solo. Al centro della manifestazione resta sempre il Fuoco, tant’è vero che l’apertura del festival sarà segnata dalla suggestiva accensione del grande falò in piazza Umberto I, prevista sabato 18 alle 19:30. L’offerta musicale sarà poi molto varia, si parte sabato alle ore 21:30 con Il Muro del Canto in concerto: una band romana capace di mixare alle sonorità folcloristiche quelle rock, mettendo l’ascoltatore dinanzi ad una poetica popolare ed intensa. Domenica 19 gennaio si continua con il live di Giò Evan, attualmente uno dei compositori indie più in voga sulla scena nazionale; la sua musica e i suoi testi, vere e proprie poesie, si rivolgono soprattutto ai più giovani che ne condividono senza sosta le citazioni sui loro profili social”. Spazio anche alle attività ricreative, con i Laboratori per bambini, a cura dell’associazione Argonauta – Didattica e Servizi per la Cultura, domenica 19 gennaio a partire dalla ore 17.