Che stiamo vivendo una fase di cambiamenti epocali è sotto gli occhi di tutti. Forse solo il passaggio dal Mondo Antico al Medio Evo e quello dal Medio Evo all’Età Moderna hanno avuto la stessa radicalità. Con la differenza sostanziale che il cambiamento attuale si sta svolgendo con tempi accelerati, mai prima esperiti in Occidente. Benvenuta perciò l’iniziativa di Giampaolo Sodano, giornalista, già deputato, direttore di RAI2 e di Sacis, di dare vita al trimestrale ‘Il Mondo Nuovo’, avvalendosi di una redazione di tutto rispetto (Diego Castagno, Marta Ajò, Giueseppe Attene, Giuseppe Bea, Sergio Bellucci, Simonetta Carrarini, Aldo di Russo e Gianfranco Noferi) oltre che in un ‘cast’ di collaboratori di prim’ordine (Alessandro Bianchi, Sebastiano Maffettone, Luigi Mascilli Migliorini, Tommaso Nannicini, Stefano Rolando, Paola Severini Melograni, tra gli altri). Al trimestrale su carta si affiancano il sito web www.ilmondonuovo.club e la casa editrice Heraion che pubblica oltre a testi di attualità, filosofia e storia, ‘I Quaderni del Mondo Nuovo’. Sodano, dopo una lunga peregrinazione politica, oggi aderisce alla ‘Federazione Civici Europei’, di cui è coordinatore per il Centro Italia e sta promuovendo su scala nazionale la costituzione di Club de ‘Il Mondo Nuovo’. Il primo in Italia sarà quello di Salerno, che vedrà la luce domani nella Sala Torre della Provincia. I Club de ‘Il Mondo Nuovo’ avranno i tratti propri dei ‘club di lettura’. Innanzitutto di lettura dei contenuti della rivista e dei suoi contributi online, poi dei libri , non necessariamente quelli pubblicati da Heraion, che di volta in volta saranno proposti ai membri dei club in pre-lettura e da essi sviscerati, in preparazione della presentazione ad un pubblico più vasto. Ovvio che la pre-lettura e le presentazioni saranno occasioni per ragionare criticamente sui nodi intricati della contemporaneità. Non quindi offerte ‘commerciali’ di vendita, con la canonica intervista all’autore e poi by by, ma ragionamenti sui temi affrontati dagli autori. Con questa iniziativa Sodano e i suoi compagni d’avventura si propongono di contrastare la ‘crisi del pensiero’, la riduzione cioè dei fatti ad un’evanescente narrazione, che nello spazio di un mattino compare e svanisce nella magmatica nebulosa del web. A tal uopo ‘Il Mondo Nuovo’ si propone di contendere l’egemonia culturale al ‘presentismo’ oggi dominante, specie nelle giovani generazioni. Quindi di recuperare la memoria e di riflettere sul futuro. “La crisi più grave che viviamo è quella del pensiero – ci dice Antonio Bottiglieri, promotore del Club salernitano – Abbiamo bisogno di un nuovo pensiero, che diventa in potenza ‘stato nascente’, riferito cioè ha una nuova idea/forza che unisce e aggrega persone sulla base di una comune speranza”. È appena il caso di chiedersi come mai Sodano abbia scelto Salerno come luogo di fondazione del primo Club italiano de ‘Il Mondo Nuovo’: “Salerno- continua Bottiglieri – dagli ultimi decenni del secolo scorso ha una Università a Fisciano, che è cresciuta tantissimo e bene. È la città del porto dove in questi anni sono stati accolti con intelligenza ed organicità tanti, anzi tantissimi immigrati. È la città italiana dove ‘migrazione’ non è una sgradita parola. L’Amministrazione Comunale di Salerno dagli anni ‘90 del secolo scorso a tuttora è stata sempre pronta ad organizzare la migliore accoglienza. Questo non è solo un segno di rispetto ed attenzione alla gente che sbarca, ma anche un segno della volontà di organizzare un futuro di crescita sull’inclusione, sull’incontro, sul confronto di storie e di lingue diverse, ma soprattutto di esperienze e di idee capaci di far crescere l’intera comunità. Non dimentichiamo che la più antica Università di Medicina, la ‘Scuola Medica Salernitana’, fu fondata a Salerno da un arabo, un greco, un latino, un salernitano”. Appuntamento dunque a domani alle 17:30 a Palazzo Sant’Agostino. Dopo i saluti istituzionali di Giovanni Guzzo, Vicepresidente della Provincia di Salerno, seguirà un’intervista di Luigi Gravagnuolo a Giampaolo Sodano. Quindi gli interventi di Sergio Bellucci e Aldo di Russo, della redazione, e quello di Stefano Rolando, collaboratore.
