di Giuseppe Vitolo
NAPOLI – Tutto tace, o forse sembra. Così è, se vi pare. Sembrano ferme le orbite che gravitano intorno al mondo Napoli, anche se i depistamenti e i movimenti della società azzurra sono impercettibili. Dopo aver sistemato il tassello panchina con Luciano Spalletti, la società azzurra sta progettando i movimenti che caratterizzeranno la sessione di calciomercato estiva. C’è un confronto quotidiano tra Giuntoli, De Laurentiis e il nuovo tecnico di Certaldo. Il Napoli dovrà vendere uno dei suoi gioielli, questo è quanto trapela dai serrati uffici di Castel Volturno. L’indiziato numero uno a partire è Fabian Ruiz: c’è stata una prima richiesta ufficiale del Real Madrid, con il giocatore che sarebbe in cima alla lista degli spagnoli, con Carlo Ancelotti che si è mosso in prima persona. Se dovesse partire lo spagnolo, solo a condizioni economiche consone, l’obiettivo sempre più vicino è Toma Basic. Da una parte, il Napoli lo vorrebbe in prestito con l’obbligo di riscattarlo il prossimo anno. Dall’altra, c’è il Bordeaux che vorrebbe cederlo a titolo definitivo, avendo la necessità di fare cassa. Il Napoli è pronto a chiudere per una cifra tra i 7 e gli 8 milioni di euro. Il centrocampista croato gioca davanti alla difesa e che abbina fisicità e qualità, ha realizzato 4 gol in una stagione difficile per i Girondini, che stanno attraversando un momento delicato sul lato finanziario. E anche per questo, Giuntoli, fiuta l’affare: pronta un’offerta da 7 milioni di euro, col Bordeaux che ne chiede 10. Ma il contratto in scadenza tra un anno sicuramente non aiuta la tesi francese. Giuntoli avrebbe già incassato l’ok del giocatore, fuori dalla lista della Croazia agli Europei ma pronto per catapultarsi agli ordini di un allenatore come Luciano Spalletti. Il sì di Basic c’è, manca quello del Bordeaux. Nel frattempo, la situazione contrattuale di Lorenzo Insigne continua ad alimentare numerosi rumors di mercato. La scadenza di contratto è fissata per il 2022 e la trattativa per il rinnovo non è ancora iniziata. Non si parlerà di rinnovo di Insigne prima dell’Europeo, ma solo dopo la conclusione dell’itinerante competizione internazionale. Gli scenari, insomma, sono evidenti e tutti possibili: il rinnovo; la cessione; la permanenza senza prolungamento, con il rischio di arrivare a gennaio con lo status di parametro zero. Un pasticcio, altroché, soprattutto perché all’alba dei 30 anni (compiuti venerdì) Lorenzino dovrà fare una scelta di vita: o sventolare a lungo come bandiera del Napoli – e dunque aiutare Spalletti nella costruzione del nuovo corso – oppure cambiare aria. L’intesa, comunque, non è anche lontanamente all’orizzonte: il club gli ha offerto cinque anni a 3,5 milioni a stagione, cioè un milione in meno rispetto all’ingaggio attuale, e lui invece vorrebbe un aumento.