Rimane da battere Pellezzano Libera, l’ultimo ostacolo tra Francesco Morra ed il suo “Impegno Civico”, impegnato in una marcia trionfale nelle piazze delle frazioni di Pellezzano, ed il suo ingresso a Palazzo di città indossando questa volta la fascia tricolore e non semplici incarichi da assessore, esperienza condotta in maniera positiva negli ultimi anni ma culminata nella più disastrosa delle maniera con l’implosione della giunta Pisapia con il quale diverse e frequenti sono state le liti in merito alla governance del territorio e scelte strategiche per il rilancio del Comune che funge da collegamento tra l’area politica ed economica di Salerno ed il polo universitario di Pellezzano. Diradate le nubi da parte del Consiglio di Stato su un possibile complotto ordito dagli oppositori di Pisapia e dal Pd per l’esclusione della corsa elettorale del sindaco uscente (anche se il Pd non è intenzionato a subire in silenzio le parole di Pisapia, avendo dato mandato all’avvocato Cacciatore per la stesura della querela – ndr), a competere per lo scarrno più alto del Consiglio comunale sono rimasti in due, Francesco Morra per “Impegno Civico” e Claudio Marchese che rappresenta la parte del centrodestra rimasto unito sul territorio attraverso la civica Pellezzano Libera e sul quale con molta probabilità confluiranno i voti di “Cambia Pellezzano” ormai definitivamente fuori dai giochi. «Preferiamo non dilungarci su questioni strettamente burocratiche e giuridiche, sarebbe bastata qualche attenzione in più ed ora avremmo avuto un avversario in più da battere – Francesco Morra -in maniera palese e non incorrere, per dirla all’inglese nello “shadow striker”di turno. Guardo a quanto accade nella mia compagine, non commento gli altri, posso soltanto dire che noi abbiamo i candidati giusti per il cambiamento di Pellezzano senza dover ricorrere ad eventuali appoggi esterni. Abbiamo puntato tutto su un mix di giovani con tanta voglia di fare e menti esperte dei vari settori, il nostro programma parla chiaro, ed ogni lettera, ogni punto, realizzeremo. Non siamo imbonitori della folla o venditori di fandonie. Noi teniamo a Pellezzano ed il senso di ogni nostra singola proposta e candidatura lo si ritrova nella sua rinascita. Lo si trova nella voce delle frazioni, spesso bistrattate alle quali noi abbiamo dato primo piano, lo si trova nel riassetto della macchina comunale a vantaggio dei cittadini, lo si trova nel fare ordine nel bilancio, lo si trova in ogni persona libera, e sono davvero in tante»
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