di Erika Noschese
Il personale scolastico della scuola secondaria di I grado “N. Monterisi” di Salerno in stato di agitazione. E’ quanto emerso al termine di un incontro tenutosi nei giorni scorsi con il sindacato Gilda degli insegnanti. Alla base della decisione la volontà – da parte della giunta comunale – di dimensionare la rete scolastica cittadina. Una decisione, quella presa dal Comune di Salerno, definitiva incomprensibile dal personale scolastico della Monterisi. Da Palazzo di Città, infatti, la decisione di istituire su via Corenzio – a venti metri dalla scuola secondaria di I grado, trasformata in istituto comprensivo con annessa sede Primaria Mazzetti – l’istituto scolastico don Milani con annessa scuola secondaria. «Pur sperando nella possibilità di vedere salvaguardata una istituzione scolastica come la nostra, riconosciuta in tutta Italia per i risultati straordinari della sua orchestra sinfonica in campo musicale e scuola d’eccellenza per le prestazioni al di sopra della media nazionale nelle prove Invalsi da parte dei propri alunni, ecco che in data 17 dicembre 2019 la Regione Campania recepiva in toto la riorganizzazione scolastica come proposto dal Comune di Salerno, deliberando il suddetto dimensionamento poi pubblicato dall’ufficio scolastico regionale il 23 dello stesso mese», ha spiegato il personale scolastico, annunciando lo stato di agitazione. Di fatti, il nuovo dimensionamento della rete scolastica, nonostante le rassicurazioni fornite dalle istituzioni, comporterà nei prossimi anni il totale svilimento dell’eccellenza della Monterisi determinando un calo delle iscrizioni per la presenza di una scuola secondaria di primo grado nelle immediate vicinanze con annessa scuola primaria che, fino ad ora, garantiva le iscrizioni. «L’indecifrabile azione amministrativa che determina questo scempio a danno della comunità scolastica deve essere chiara a tutti così come gli attori della stessa – ha poi aggiunto il personale scolastico -. Al di là della scellerata scelta degli enti locali, si tenga altresì presente che sono ravvisabili estremi di illegittimità nei provvedimenti adottati da chi, ritenendo possibile la nascita di una nuova istituzione scolastica nell’arco di pochi giorni, ha agito senza indispensabili e trasparenti direttive degli uffici scolastici, impedendo alle scuole interessate di intraprendere tutte le azioni amministrative utili a programmare senza confusione e prevaricazioni le modifiche della rete scolastica in questione». All’incontro hanno preso parte il segretario provinciale della Gilda Scuola, il professor Domenico Ciociano che è intervenuto chiarendo vari aspetti della vicenda. Presente anche il presidente del consiglio, l’architetto Alessandro Rosolio che sembra essere pronto a mobilitare la comunità dei genitori. Al termine dell’assemblea il personale scolastico della Monterisi ha invitato i rappresentanti delle istituzioni cittadine a un confronto immediato con tutto il personale della scuola, dichiarando l’immediato stato di agitazione di tutte le componenti di categoria e l’avvio di iniziative necessarie per difendere la scuola e la titolarità dei lavoratori che vi operano per non disperdere quel patrimonio di eccellente offerta formativa costruito anno dopo anno ed ora messo in discussione.