La decisione recente della Cassazione di annullamento della sentenza di condanna della Corte di Appello di Roma, di tre anni di reclusione, per Mons. Nunzio Scarano, per calunnia, ha riaperto l’attenzione sulla sua vicenda dolorosa, riaccendendo qualche speranza sulla definitiva assoluzione. Si tratta di un’importante decisione alla quale la Suprema Corte é giunta, ascoltando sia la richiesta della Procura Generale che quella del difensore di fiducia del prelato, l’avv Riziero Angeletti che ha affrontato, con riconosciuta competenza e garbo, gli argomenti difensivi che hanno permesso la decisione cui é pervenuto il Collegio giudicante.
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