di Monica De Santis
Il Segretario Responsabile del comparto Funzioni Locali della Fp Cgil Salerno, Ornella Zito ribadice la propria contrarietà all’operazione di modificare il Regolamento della Polizia Municipale nel senso di allungare l’orario di lavoro sino alle 22 e non sino alle 21 come comunicato nella riunione di confronto lasciando i buoni pasto invariati (2 a settimana) e senza alcun riconoscimento economico. Con una lunga nota inviata al sindaco di Eboli, all’assessore competente ed al comandante della Polizia Municipale, la responsabile del sindacato chiarisce che il loro parere contrario va “in continuità con la richiesta formulata da tempo e ancora inesitata, di sicurezza per gli operatori su strada. In un territorio come quello di Eboli, uno dei comuni tra i più estesi d’Italia, oltre 40.000 abitanti in inverno, ad alto tasso di criminalità, che in estate per le vacanze ospita un numero di persone in più almeno pari ai residenti, fortemente abitato e frequentato da extracomunitari spesso non in regola, è impensabile che la sicurezza urbana possa essere garantita sino alle 22 dalla Polizia Municipale, senza che i primi a rischiare la propria incolumità personale siano gli agenti stessi a causa del numero ridotto di personale con il quale si può tenere in strada sino a quell’ora solo una pattuglia composta da due agenti”. Secondo la Zito, infatti, il progetto di incremento della sicurezza cittadina tramite la ristrutturazione dell’orario, numeri alla mano, rischia di diventare un boomerang per l’amministrazione comunale… “Non si può, oggi, in ogni caso, non tenere presente la cronica carenza di personale, determinata da una dissennata politica di depauperamento numerico del corpo di polizia municipale perpetrata costantemente negli ultimi anni. Non si può non tenere presente che il Corpo esce stanco e sfiduciato dalla gestione nel recente passato. É impensabile che in pieno ferragosto, con le ferie, il Covid che ancora imperversa ed altre eventuali, un Corpo di 22 unità compreso il Comandante possa operare in sicurezza per la sicurezza urbana! Né si può pensare di imporre il lavoro straordinario che contrattualmente é nella facoltà del lavoratore prestare che comunque non può essere utilizzato come organizzazione ordinaria del lavoro, pena incursioni della Corte dei Conti. – prosegue ancora la sindacalista – Giova evidenziare che anche a fronte di una situazione di organico così compromessa, il personale, perfino nelle svariate ed innumerevoli manifestazioni organizzate dall’amministrazione, ha ricevuto formale apprezzamento da parte delle autorità cittadine e vivo ringraziamento dalla cittadinanza per l’impegno profuso. Però purtroppo in qualsiasi modalità la turnazione sino alle 22 (o alle 21) venga applicata il massimo di personale in servizio recuperabile non supera le 7/8 unità giornaliere, che debbono garantire la continuità del servizio dalle 8 alle 22, di cui solo alcuni sarebbero destinati a servizi esterni, determinando di fatto la presenza di una sola pattuglia sul territorio, cosa improponibile per la sicurezza degli operatori e della cittadinanza”. Nella sua nota la Segretaria Responsabile del comparto Funzioni Locali della Fp Cgil fa anche un’altra riflessione… “Non si può far passare alla cittadinanza l’idea che una semplice diversa articolazione oraria della Polizia Municipale, a parità di uomini, possa risolvere le carenze strutturali di difesa urbana; al riguardo ci risulta che le altre forze dell’ordine non hanno previsto di effettuare servizi aggiuntivi. Noi, e anche i lavoratori, comprendiamo la forte valenza etica della prospettiva, ma qui il dato é che il lavoro serve per vivere e deve essere tutelato, valorizzato e ricompensato e che non si può giocare con la vita privata dei lavoratori, né con la loro sicurezza! Avendo avuto modo di apprezzare più volte da inizio consiliatura il vostro modo di agire confidiamo che comprenderete le ragioni di questa nota e che di conseguenza accoglierete le richieste dei sindacati. di valorizzazione del ruolo e della funzione della Polizia Municipale attraverso una maggiore sicurezza che può ottenersi solo con un numero adeguato (una sola pattuglia non lo é) di pattuglie operanti su strada, con riferimento anche alle maggiori esigenze nei week-end. – prosegue ancora la Zito – E ciò può conseguirsi solo con la richiesta di una maggiore disponibilità ai componenti del “Corpo” che però va adeguatamente valorizzata e retribuita. A partire dal ripristino del buono pasto giornaliero (gli uffici del Giudice di Pace, attività non di competenza comunale, per esempio, continuano a mantenerlo per l’orario di attività e non si comprende perché alla Polizia Municipale sia stato tolto a parità di orario) e dal riconoscimento economico del servizio esterno o di una progettualità anche con fondi ex 208. Infatti, nella organizzazione dell’orario di lavoro va tenuto conto e qui si evidenzia con forza, che gli operatori effettuando turni lavorativi, in funzione hanno organizzato la propria vita familiare e personale compatibilmente con gli orari di servizio. – conclude la sindacalista – Gli operatori interessati, rappresentano 22 famiglie sulle quali la riorganizzazione e la riprogrammazione forzatamente imposta inciderà negativamente anche con riguardo all’aspetto economico (costo baby Sitter e badanti, ad es), senza che la stessa, per noi, sortisca un effetto tangibile di maggiore sicurezza per la cittadinanza. Gli operatori del Comando hanno fino ad oggi espletato quotidianamente con dedizione le proprie mansioni lavorative. Da tempo stiamo chiedendo di ripristinare una maggior serenità del personale dipendente in quanto ciò si risolve in un miglior rendimento. Pertanto chiediamo di sospendere ogni decisione e di attivare con urgenza una riunione di contrattazione in cui definire gli istituti di salario accessorio da attivare per valorizzare la richiesta di maggiore disponibilità. In caso contrario, nostro malgrado, saremo costretti ad attivare formalmente con la Prefettura uno stato di agitazione che già é evidente a livello sostanziale nel Comando”.