Moderati e Popolari pronti a dare il via alla campagna elettorale. Presso il Polo Nautico di Salerno si è tenuta la sottoscrizione delle candidature al Consiglio Comunale della lista dei “Moderati e Popolari”. Aniello Salzano, Commissario provinciale dei Popolari illustra il programma politico che sfrutta le potenzialità collettive della città di Salerno. Da dove ripartirà la lista dei “Moderati e Popolari”? “Quello che manca oggi è un sistema di valori coerente che non perda la sua efficacia nonostante gli ostacoli che ci apprestiamo ad affrontare. Si diventa spesso vittima di speculazioni sul Covid-19, il quale ha sicuramente cambiato le nostre vite per sempre, ma molte difficoltà si celavano già prima della pandemia. Società ed economia non possono essere in conflitto tra loro, la perdita di fiducia verso la politica, specie da parte dei giovani non fa che deteriorare un panorama già critico. Il collasso dei sistemi amministrativi è ancora in corso, per cui bisogna operare una manovra d’emergenza in ogni ambito pubblico. La lista “Moderati e Popolari” nasce da questi presupposti. L’impalcatura sociale non si sviluppa in maniera verticale, distribuendo il potere in modo gerarchico e formale. Piuttosto, il modello che proponiamo è orizzontale e include canditati provenienti da settori eterogenei che possono finalmente dialogare nel rispetto delle criticità altrui.” Quali considerazioni sul periodo storico attuale? “L’universo politico ha una straordinaria capacità di rinnovarsi ed è per questa sua prerogativa che non ho mai abbandonato la carriera anche quando sono sopraggiunti tempi duri. Ammiro tutti i candidati in lista perché ognuno esprimerà al meglio l’essenza della città di Salerno. Inoltre, negli ultimi anni, l’ottusa fuga dalle responsabilità ha permesso l’insinuarsi di situazioni sempre più coercitive per la classe media, la quale è stata ridotta ad un coro afono e senza speranze. Dal nostro canto, moderati e popolari si distinguono da chi crede di poter tornare indietro: tornare alle caste, alle classi non è possibile né congeniale al quadro storico-culturale. Non credo di rivelare nulla di nuovo, se la società ha difficoltà a raggiungere il progresso scientifico, rimane il turbamento psicologico e la mentalità monetaria stenta sempre più ad aggiornarsi.” La Preside del Liceo Scientifico “Francesco Severi”, Barbara Figliola sollecita i programmi scolastici ad una presa di coscienza basata su criteri contemporanei e scelte formative internazionali. “Non ritengo che la didattica scolastica si possa adattare all’agenda aziendale promossa dal modello misto. Gli alunni necessitano di inclusione, di animazione e continuità. Ogni giorno vengono riempiti archivi di cronaca nera su ragazzi che commettono crimini di ogni genere, questo perché si è persa un’identità scolastica supportiva e che sia al passo con i tempi. La scuola è una priorità, il diritto all’istruzione non può essere calpestato dall’accidiosa cultura del tempo libero. Il programma da noi proposto si impegna nel ripristino di un’atmosfera libera e dinamica della scuola. Includeremo l’incremento di ore in lingua inglese con insegnanti madrelingua per abbattere questa piaga radicata in Sud Italia”.
Andrea Orza