di Andrea Pellegrino
«Ho portato all’attenzione della Commissione Bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati il procedimento ispettivo aperto dall’Anac di Cantone nei confronti dell’impianto di compostaggio del comune di Salerno. La Commissione si attivi, con una opportuna e pertinente indagine, nell’ambito delle sue competenze». L’iniziativa è del deputato salernitano del Movimento 5 Stelle Mimmo Pisano che ha chiesto chiarezza sulla gestione del sito di compostaggio di Salerno. «L’impianto produce un quantitativo eccessivo di sovvalli e percolato – scrive Pisano – e la gestione dei rifiuti viene eseguita con dubbiosa attribuzione di codici identificativi, paventandosi la necessità di indagare sulla presenza o eventuale concentrazione di sostanze pericolose e sulle caratteristiche di pericolo ad esse connesse. Per tal seguito, nella relazione ispettiva dell’Anac – continua il deputato – viene auspicata una opportuna e pertinente indagine, tecnico/amministrativa, ad opera di tutti gli enti deputati al controllo della gestione dei rifiuti, senza per questo potersi prescindere da valutazioni sulle autorizzazioni ambientali concesse alla gestione dei rifiuti. L’Autorità anticorruzione ha altresì evidenziato che sia l’Arpa Campania che l’Ispra non hanno vigilato sull’attività dell’impianto, né tampoco considerato l’anomalo funzionamento dello stesso nell’ambito delle rispettive competenze e vigilanza».