Adriano Rescigno
Alla prima esperienza di politica attiva è anche Matilde Milite, cavese, avvocato ed ex presidente dell’Ausino spa (uno dei gestori del servizio idrico della provincia di Salerno – ndr), presente tra le fila di Noi con l’Italia in corsa per uno scranno al senato della Repubblica candidata all’interno dei collegi proporzionali di Benevento, Caserta e Avellino.
Quanto lo strappo con Fratelli d’Italia e Cirielli ha influito sulla sua presenza al fianco di Gambino nell’agone elettorale 2018?
«Non c’ è nessuno strappo con l’onorevole Cirielli tanto è vero che sosterremo con forza i candidati della coalizione.Sono sicura che Noi con L’Italia sarà determinante anche per la loro elezione. Siamo in in coalizione e pertanto ne condividiamo programmi e intenti. Questo è l’unico motivo che mi ha spinta a scendere in campo in maniera coerente con i miei ideali di destra»
Lei è alla prima avventura politica cosa l’ha spinta a gettarsi nella mischia?
«Ho deciso di abbracciare questo progetto perchè lo vedo un progetto del territorio e per il territorio, la scelta di persone della società civile e del mondo delle professioni è per me fondamentale in un momento di totale disaffezione per la politica. Questo movimento mi ha dato la possibilità di mettermi in gioco insieme ad altri uomini e donne fortemente ancorati al territorio»
Quali sono i punti del suo programma?
«Al centro del programma elettorale del centrodestra ci sono dieci grandi punti, che si sviluppano in una serie di obiettivi anche molto ambiziosi come la flat tax o la cancellazione della riforma Fornero che comporterebbe un’autentica rivoluzione per quanto riguarda il sistema previdenziale, la lotta alla povertà, la risoluzione dei contenziosi tributari che oggi mettono in ginocchio migliaia di piccole e medie imprese e le famiglie».
Crede di essere avvantaggiata rispetto ai suoi antagonisti alla luce della sua esperienza alla guida di una partecipata quale l’Ausino spa?
«Aver avuto un’esperienza amministrativa in una società partecipata come ausino spa mi ha fatto toccare con mano i problemi dei territori, la difficoltà quotidiane delle amministrazioni locali nella gestione dei servizi essenziali. Un paese per evolversi deve partire dalle piccole comunità. Deve garantire al popolo la vivibilità, il lavoro, i servizi essenziali, la sicurezza. Io ci credo. Credo nella forza di questo Paese di rialzarsi ed è per questo che mi impegnerò»