di Marta Naddei
C’è anche il nome di Carmelo Mastursi nel lungo elenco dei candidati per ricoprire un ruolo di dirigente comunale dell’area amministrativa. Che, detto così, potrebbe essere un nome qualsiasi. Un comune cittadino che aspira a ricoprire un ruolo dirigenziale, partecipando ad un concorso. La vicenda, però, sarebbe ben diversa perché dietro quel nome insolito e poco conosciuto si nasconde un personaggio ben noto a Salerno, ai salernitani, ed allo scacchiere politico locale. Carmelo altri non è che Nello Mastursi, attuale coordinatore organizzativo della compagine regionale del Partito democratico, con un lungo trascorso da dirigente del Pd salernitano. La sua domanda è insieme a quelle di altri 90 candidati, nell’ambito dell’espletamento dei bandi di concorso per individuare figure dirigenziali che dovranno andare a sostituire gli attuali dirigenti che andranno in pensione alla fine del 2014. Tra questi anche una delle “fedelissime” del sindaco, ovvero Anna Maria Barbato, dirigente del settore Affari generali, al cui posto avrebbe puntato proprio il componente della segreteria regionale del Pd: è da quel settore, infatti, che passano gran parte degli eventi e delle spese sostenute dal Comune (tanto per fare un esempio, tutta la procedura per il Capodanno in piazza). Ora, Mastursi – che già quotidianamente, soprattutto nell’ultimo periodo di fermento elettorale, viene avvistato spesso e volentieri tra i corridoi di palazzo di Città – insieme agli altri candidati che hanno passato la prima selezione -basata semplicemente sulla domanda di partecipazione presentata e dunque sul possesso dei requisiti tecnici – dovrà sottoporsi ad un colloquio con la commissione di valutazione per accedere poi alla short list finale. A comporre la commissione di valutazione – che per quanto attiene l’area amministrativa si riunirà tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo – sono i dirigenti Luigi Della Greca, Aniello Di Mauro e Anna Maria Barbato e il segretario generale del Comune di Salerno, Ornella Menna. Dopo il primo colloquio, poi, i candidati si sottoporranno alla prova più difficile: quella della scelta del sindaco Vincenzo De Luca. Già, perché sarà proprio il primo cittadino – a sua discrezione – ad indicare i quattro nuovi dirigenti di area amministrativa. Insomma, se Mastursi dovesse riuscire a passare la selezione con la commissione, la strada verso l’incarico dirigenziale potrebbe essere spianata. Una mossa che, di fatto, alimenterebbe le polemiche – sollevate all’epoca dell’indizione del bando – in merito al fatto che si trattasse di un concorso cucito su misura per qualcuno di già vicino all’amministrazione e tendente ad escludere le centinaia di giovani salernitani con voglia di lavorare. Quello del dirigente comunale è certamente un incarico remunerativo, basti pensare che il compenso lordo annuo oscilla – a seconda dell’incarico ricoperto – tra un minimo di 80.849 euro e 97.591 euro. Insomma, cifre che farebbero comodo a tanti giovani che a questa selezione non hanno potuto nemmeno prendere parte.
Una iniziativa, quella di Mastursi, che a quanto pare avrebbe fatto storcere il naso a non poche persone: un tutto in famiglia, cui avrebbe fatto da corollario anche una sorta di “secretazione” del bando, che avrebbe mandato su tutte le furie diverse persone dentro e fuori il Comune.
Ma Nello Mastursi non è l’unica vecchia conoscenza ad essersi presentato al concorso per dirigenti del Comune di Salerno: scorrendo l’elenco è possibile trovare anche Anna Fiore che – insieme ad altri 9 dipendenti comunali – è stata alla base dell’inchiesta avviata dalla Corte dei Conti sulla stabilizzazione delle loro posizioni e che ha cacciato nei guai funzionari comunali e giunta.
Tra quattro nomi dovrà invece scegliere il primo cittadino di Salerno Vincenzo De Luca per quel che riguarda l’incarico di dirigente del settore finanziario: ci saranno Marzia Bardascino – già in servizio come funzionario presso il Comune di Bellizzi -, Marco Giannelli, Carmela Buondonno e Loris Scognamiglio. Tra di essi ci sarà colui il quale sarà chiamato a raccogliere la pesante eredità che lascerà Luigi Della Greca. E, visti i tempi, pare proprio che questa sia la poltrona che scotta di più.