di Erika Noschese
Ci pensa Fulvio Martusciello a provare a tenere unito il partito, soprattutto in provincia di Salerno. Con la ricandidatura alle Europee del prossimo 9 giugno il leader regionale forzista non può permettersi di perdere pezzi per la strada e così prova ad accontentare tutti. La proposta di queste ultime ore prevederebbe uno stravolgimento a livello provinciale: non solo la nomina del coordinatore provinciale ma anche di un presidente istituzionale. Una figura, quest’ultima, che non sarebbe però prevista a livello nazionale. Con la scomparsa del leader Silvio Berlusconi, infatti, la figura del presidente è stata congelata tanto che Antonio Tajani è stato nominato segretario. Ma gli scenari sono differenti: se a livello nazionale il partito barcolla ma non molla, a livello provinciale il rischio di una spaccatura è concreto e per sostituire i quattro co-coordinatori è necessario provare ad unire. Una quadra non semplice da trovare dal momento che il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti rivendica un ruolo di spicco all’interno del partito così come Giuseppe Ruberto che dopo aver mancato la vittoria alle provinciali tenta ora di conquistarsi uno spazio importante. Resta in silenzio invece Francesco Pastore che si accontenta dell’incarico di consigliere per i rapporti con gli Enti Locali conferita dal Ministero per i Trasporti e le Infrastrutture. La “patata bollente” per il partito resta Aliberti che ieri ha voluto dare un segnale concreto rassegnando le dimissioni da vice coordinatore regionale, dimostrando forse di essere in contrasto con la linea adottata dal partito a livello regionale o semplicemente di volersi dedicare alla provincia e alla sua Scafati. Per ora, per la nomina di coordinatore provinciale si spinge proprio su Aliberti: «Non esco da Forza Italia, faccio il sindaco della mia città, faccio il capogruppo in provincia vorrei dedicarmi alla Provincia di Salerno in un ruolo ben definito che ci mette nella condizione di aiutare la classe dirigente che abbiamo sui territori a fare rete, crescere a conquistare i comuni, l’unico modo per dimostrare la qualità della classe dirigente che abbiamo. I vice coordinatori regionali sono già troppi bastano per il ruolo e per i compiti che devono svolgere», ha detto il primo cittadino e consigliere provinciale. E sulla nomina a coordinatore provinciale dice: «Se fossi una punta delle tessere, sarei sicuramente il coordinatore provinciale del partito, ma credo che l’unità del partito valga più dei numeri. Dopo trent’anni di Forza Italia ho imparato che bisogna avere anche la capacità di aspettare. Credo che la decisione debba essere espressione dei territori, saranno loro a decidere. Vale più il parere della nostra classe dirigente che le mie tessere». Ruolo di spicco dovrebbe ottenerlo invece Luigi Romano titolare dell’azienda “La regina di San Marzano” che ha già dimostrato attaccamento al partito con un importante investimento in occasione del Berlusconi Day. Fonti interne al partito fanno infatti sapere che i forzisti hanno intenzione di puntare su un imprenditore del settore conserviero e dunque Romano potrebbe ottenere l’incarico di presidente istituzionale. Intanto, stando ai dati riferiti dal sottosegretario alle Infrastrutture e responsabile nazionale del tesseramento sono quasi 15mila gli iscritti in tutta la regione Campania, a fronte dei 111 registrati nel 2022. Forza Italia dunque è pronta ad aprire la campagna congressuale in Campania. Un appuntamento presentato con una conferenza stampa e che assume un valore politico ancora più importante dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi, che ha dato una spinta forte alle adesioni in Campania, da sempre regione “fortino” per gli Azzurri. «Siamo andati molto oltre gli obiettivi fissati per il 2023 sugli iscritti – sottolinea Ferrante – raggiungendo una percentuale del 160%». Guardando ai territori, Benevento fa segnare oltre 2.000 iscritti ed è proprio nel Sannio che si aprirà la stagione dei congressi, sabato 20 gennaio. Avellino e la provincia irpina si fermano a quasi 1.000 tessere, Caserta tocca quota 1.500, mentre il dato piu’ significativo riguarda ovviamente Napoli. In provincia sono 4.500 le tessere registrate, alle quali si aggiungono le 1.000 della città capoluogo. Buon risultato anche a Salerno (circa 5.000 iscritti), dove il 28 gennaio si terra’ l’ultimo appuntamento. “Eleggeremo i nuovi coordinatori provinciali, la nuova classe dirigente del partito in tutte le province e a Napoli città – spiega il coordinatore regionale ed europarlamentare, Fulvio Martusciello – E’ un investimento di qualità, perchè stiamo cercando di individuare il meglio che la società civile e la classe dirigente della Campania possano esprimere».