di Erika Noschese
Sì a simboli di partito e all’unità del centrodestra ma «se così non dovesse essere abbiamo già dimostrato di saper vincere da soli, come avvenuto a Scafati». L’avvertimento ai partiti della coalizione di centrodestra -e probabilmente proprio agli amici di Fratelli d’Italia che alle passate elezioni hanno spaccato la coalizione in comuni importanti come quello di Scafati per l’appunto – arriva da Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia ieri a Capaccio per incontrare gli amministratori e lanciare ufficialmente la campagna elettorale in quello che oggi è il feudo del presidente della Provincia Franco Alfieri, fedelissimo del presidente De Luca, pronto a governare la città per il secondo mandato, dicendo così addio alla Provincia di Salerno. «Il bene della coalizione di centrodestra passa attraverso l’uso dei simboli dietro i quali c’è una storia. Cercheremo in ogni realtà il candidato migliore; in alcuni comuni della provincia di Salerno si è avviato un dibattito intenso ma è chiaro che l’unità della coalizione è il primo obiettivo ma se non fosse possibile abbiamo già dimostrato di saper vincere da soli», ha detto il coordinatore regionale degli azzurri anticipando l’importante evento nazionale in programma il 29 settembre, giorno in cui è nato il presidente Silvio Berlusconi e che porterà in provincia di Salerno i big della politica nazionale. «Forza Italia è determinata ad avere un’organizzazione che risponda alle esigenze di un partito radicato, presente in ogni comune campano. Il nostro obiettivo sono le europee del 2024: vogliamo riaffermare la nostra leadership e poi le elezioni regionali del 2025. FI attribuisce una grande importanza a questi territori: il 29 settembre qui si terrà un grande evento di rilievo nazionale, si metteranno le basi del partito e naturalmente sarà un grande evento per ricordare il nostro fondatore, Silvio Berlusconi», ha infatti aggiunto. Martusciello è al lavoro soprattutto per le grandi sfide del 2024 tra europee, provinciali e amministrative senza però dimenticare le regionali del 2025. Io sono impegnato ovunque come coordinatore regionale, ho la responsabilità di portare questo partito ai risultati che già abbiamo avuto nel giugno 2023 quando ci siamo attestati come primo partito a livello regionale. Faremo liste competitive a livello provinciale, chiederemo che i presidenti di Provincia siano rappresentativi, una scelta dei migliori e li sceglieremo all’interno della nostra coalizione. Siamo mobilitati in ogni momento per riaffermare il risultato di Forza Italia – ha aggiunto il coordinatore forzista – È incredibile come le potenzialità della provincia di Salerno siano totalmente abbandonate senza un progetto di sviluppo. Dobbiamo impegnarci per far ripartire questa regione, occorre classe dirigente. Il tema vero è che non ci sono stati giovani consiglieri eletti, il centrodestra non ha espresso secondo le sue potenzialità in termini di proposizione politica negli anni passati. Penso che il primo passaggio sia una ricreazione della classe dirigente all’altezza delle sfide e siamo qui per riaffermare questo, per dare spazio ai giovani, agli amministratori, ai sindaci». E a proposito del sistema di centrosinistra e del governatore De Luca non usa mezzi termini: «È un mondo che sta finendo, occorre solo arrivare al 2025». Presente all’incontro di ieri mattina il vice coordinatore regionale Roberto Celano, il consigliere provinciale e co-coordinatore del partito Giuseppe Ruberto, l’europarlamentare Lucia Vuolo.