di Erika Noschese
Giuseppe Bisogno, a Scafati la coalizione si è scomposta, tra il sindaco uscente Cristoforo Salvati e Pasquale Aliberti, nuovamente impegnato in politica dopo la vicenda giudiziaria, tutt’ora in corso, che l’ha travolto. Situazione differente, invece, a Campagna: il sindaco uscente è un civico e i candidati di Forza Italia saranno presenti ma mettendo da parte i simboli di partito. Intanto, ieri mattina, nel corso della presentazione del direttivo cittadino di Eboli l’eurodeputato e coordinatore regionale di Forza Italia, Fulvio Martusciello ha annunciato il ritorno di Ernesto Sica, nominato responsabile regionale per le relazioni industriali. Incarico importante anche per il sindaco di Roscigno Pino Palmieri che guiderà per i forzisti la zona Alburni e Calore. «La candidatura di Giuseppe Bisogno – ha dichiarato l’eurodeputato e coordinatore regionale di Forza Italia, Fulvio Martusciello – è il risultato di un lavoro sinergico e dell’appassionato impegno del sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti, Tullio Ferrante, che ha dedicato grande attenzione alla provincia salernitana». E in merito alla nomina di Sica, Martusciello ha le idee chiare: «Una eccezionale risorsa che saprà essere punto di riferimento e congiunzione tra politica e imprenditoria. Sono molto soddisfatto del lavoro svolto dai coordinatori provinciali di Salerno che stanno riorganizzando il partito ovunque – ha aggiunto Martusciello augurando buon lavoro a Michele Melillo, neo coordinatore della città di Eboli. Il nostro coordinatore provinciale, Costabile Spinelli ha svolto un lavoro eccezionale, a conferma che Forza Italia è un partito vivo è vitale».
Onorevole Martusciello, Forza Italia riparte verso le amministrative…
«Abbiamo colto un risultato straordinario in Campania, tre punti sopra la media nazionale a dimostrazione che Forza Italia, in provincia di Salerno e in Campania, è viva, vitale e vuole essere punto di riferimento di tutti i moderati. Ad Eboli costruiamo il partito con un segretario cittadino, un direttivo, un coordinamento tra responsabile donna e giovane a dimostrazione che, per noi, la partecipazione dal basso è un elemento fondamentale. Ci prepariamo alla sfida del 2024 con le elezioni europee quando ci dovrà essere una grande affermazione di Forza Italia e, soprattutto, la partita finale del 2025 quando sono sicuro che, con l’impegno di tutti noi, di questo presidente uscente ci sarà solo un ricordo».
Terzo mandato?
«De Luca può fare anche il terzo mandato, non ce ne importa. Nel 2025 vinciamo noi».
Parlamenta europeo, regionali ma, nell’immediato le elezioni amministrative: a Pontecagnano Faiano centrodestra compatto con la candidatura di Giuseppe Bisogno mentre a Scafati non è stato possibile trovare una sintesi…
«A Pontecagnano, grazie all’impegno di tutti, a partire dal sottosegretario Ferrante e di Francesco Pastore a livello locale così come dei coordinatori provinciali e del mio impegno, abbiamo raggiunto un accordo vasto. Annuncio che Ernesto Sica entra in Forza Italia e sarà responsabile regionale per le politiche industriali, a dimostrazione che tutti vanno nella stessa direzione. A Campagna c’è un’amministrazione civica uscente, non vogliamo turbare gli equilibri politici e saremo presenti con nostri candidati che, probabilmente, sceglieranno di andare in maniera civica. A Scafati c’è una verifica in corso: noi abbiamo un commissario, Annarita Patriarca, che saprà fare la sintesi di quello che bisognerà mettere in campo».
A Scafati l’amministrazione Salvati è caduta anche per volontà di Forza Italia, con le dimissioni della consigliera Formisano. C’è la possibilità di un centrodestra unito?
«Salvati non è mai stato il candidato di Forza Italia, noi eravamo all’opposizione, in maniera lineare e retta perché il popolo aveva deciso così. Non c’è alcuna possibilità di ricomporre il centrodestra partendo da chi, in qualche maniera, aveva Forza Italia all’opposizione ma non vanno bene nemmeno gli altri osservatori o le proposte messe in campo da Fratelli d’Italia per Scafati e lo ribadisco con grande chiarezza: chi è stato in Forza Italia poi è andato in FdI non può avere l’appoggio della coalizione, bisogna essere coerenti, lineari. Scafati ha conosciuto tempi di buona amministrazione, partiamo da quegli anni e da quelle esperienze e cerchiamo di costruire un percorso. E ad Annamaria Patriarca è affidato il compito di trovare una sintesi».
Primarie del Pd, teme che con il nuovo segretario il partito possa ritornare in alto, a favore del centrodestra?
«Ho avuto l’impressione che sia stata più coerente Elly Schlein nella scelta di una linea politica, Bonaccini si è piegato ai cacicchi locali come con la scelta di nominare il figlio del governatore responsabile per il sud. Che senso ha? Vincenzo De Luca non sa neanche come arrivarci a Crotone. Francamente, credo sia mancato un vero dibattito, il Pd ha perso un’occasione. Vedremo. Noi siamo pronti ad un confronto sulle cose che ci possono unire, vedremo se ci sono tematiche da affrontare insieme, vedremo il loro post congresso come sarà perché prevedo una difficile ricomposizione tra le due fazioni mentre noi continuiamo il nostro percorso nell’interesse degli italiani».