di Erika Noschese
«Intensificare le azioni repressive, aumentare i controlli sulle imprese, incrementare la presenza dei medici del lavoro, e assicurare l’applicazione rigorosa degli orari di lavoro previsti dai contratti nazionali di categoria». Queste, in sintesi, le richieste della Cisl Salerno per incrementare la sicurezza sul posto di lavoro alla luce dell’ultima tragedia che si è registrata al porto della città capoluogo dove una giovane vita è stata spezzata per un incidente che, forse, poteva essere evitato. A fare il punto della situazione la segretaria della Cisl Salrrno Marilina Cortazzi.
Segretario, nei giorni scorsi l’ennesimo tragico incidente sul lavoro dove ha perso la vita un giovane. È necessario ripartire dalla sicurezza sui posti di lavoro…
«È fondamentale mettere un freno a questa tragica sequenza di eventi. Per farlo, dobbiamo adottare misure concrete e risolute. La sicurezza sul lavoro è un diritto inalienabile di ogni lavoratore, e la mancata applicazione delle misure di sicurezza e dei contratti non può costituire una giustificazione per la perdita di vite umane. Le imprese non possono e non devono considerare la sicurezza come un costo, ma come un investimento nella tutela della vita umana».
Quali secondo lei le misure che il governo nazionale potrebbe adottare per fermare questa odissea?
«Occorre intensificare le azioni repressive, aumentare i controlli sulle imprese, incrementare la presenza dei medici del lavoro, e assicurare l’applicazione rigorosa degli orari di lavoro previsti dai contratti nazionali di categoria. Questi passi sono indispensabili per garantire la sicurezza dei lavoratori sul posto di lavoro. Inoltre, è essenziale investire in modo significativo nella formazione, a cominciare dalle scuole. Dobbiamo promuovere una cultura della sicurezza che sia anche una cultura della legalità. Solo attraverso la prevenzione e l’educazione possiamo sperare di porre fine a questa lunga serie di tragedie. La sicurezza nei luoghi di lavoro deve diventare la nostra priorità, la nostra ossessione. Serve un grande piano nazionale che rafforzi l’esercito degli ispettori e moltiplichi i controlli. Dobbiamo incrociare le banche dati, istituire una patente a punti da legare agli appalti. Va sostenuta l’innovazione tecnologica finalizzata alla sicurezza. Un’azienda più sicura è anche più produttiva e competitiva».
I giovani sembrano essere sempre più lontani da un contesto sociale fatto di lavoro regolare e ben retribuito. Qual è lo scenario che oggi ci troviamo davanti?
«Chi approccia il tema della precarietà con ricette populistiche o con nuove leggi calate dall’alto commette un grave errore. Bisogna potenziare i canali di ingresso stabili e professionalizzanti, a partire dall’apprendistato e rendere il lavoro a termine più costoso di quello stabile, immaginando anche di alimentare un fondo per le pensioni di garanzia per giovani e donne. E’ una questione che va trattata sul piano dei costi. Poi bisogna dire basta con i falsi stage e tirocini, le false partita Iva, praticantati infiniti, per non parlare delle cooperative spurie. Lì si annida il fenomeno della precarietà e del lavoro sfruttato e sottopagato. Per non parlare del sommerso che coinvolge 3 milioni di persone nel nostro Paese».
Prima donna a capo della segreteria della Cisl, quali sono gli obiettivi che si è prefissata?
«Io sono a capo della Unione Territoriale della Cisl di Salerno. Unione di Federazioni appunto. L’obiettivo principale mio e dei miei colleghi della Segreteria è quello di affiancare e supportare le categorie della Cisl di Salerno. Come ebbi a dire il giorno della mia elezione non un passo indietro, non un passo avanti ma al fianco delle categorie della Cisl di Salerno per portare avanti insieme a loro le istanze e le rivendicazioni dei lavoratori, dei giovani e dei pensionati della provincia».
All’interno della Cisl ampio spazio viene dato ai giovani tanto che vi è anche una segreteria ad hoc. Qual è l’apporto che auspica da parte loro?
«Il coinvolgimento dei giovani nell’associazione Cisl Giovani non è finalizzata solo all’aumento dell’adesione passiva, ma piuttosto a garantire una partecipazione significativa dei giovani all’interno della Cisl. La creazione e la presenza di una struttura giovanile all’interno della Cisl garantisce una serie di risultati positivi come una significativa partecipazione dei giovani al sindacato; un lavoro sistematico sui temi giovanili; lo sviluppo delle capacità dei giovani di interagire attivamente alle problematiche del mondo del lavoro».
Lavoro ma anche salute. La sanità pubblica fa acqua da tutte le parti…
«E’ una situazione al limite del collasso non solo a Salerno ma in tutta la Regione. La FP Cisl e la Cisl Medici di Salerno, un giorno sì e l’altro pure, denunciano situazioni invivibili sia per i cittadini che per i professionisti della salute. E’ ormai un paradosso quotidiano. Le enormi carenze di organico sono più che evidenti, e non riguardano soltanto medici e infermieri, ma anche tecnici e amministrativi e, perfino, i dirigenti. Le liste d’attesa per le prestazioni sanitarie sono lunghissime negli ospedali pubblici e nelle strutture convenzionate i tetti di spesa sono esauriti già nella prima decade del mese. Curarsi è diventato un lusso, questo è un concetto intollerabile in un paese civile».
Qual è la sua opinione in merito a questo primo anno di governo Meloni?
«La mia opinione come privata cittadina conta davvero poco. La Cisl, come in più di un’occasione ha avuto modo di ribadire Luigi Sbarra, chiede che, nella legge di bilancio, sia prorogato e reso strutturale il taglio del cuneo fiscale; siano detassate a scaglioni le tredicesime; sia azzerata la tassazione sulle retribuzioni premiali; siano rinnovati i contratti pubblici; siano rivalutate le pensioni. Siamo in attesa di vedere, nei fatti, che cosa questo governo riuscirà a concretizzare. Poi tireremo le somme senza fare sconti a nessuno. Come è nostra tradizione».
Diverse le manifestazioni di protesta nella capitale, si ha un riscontro dalla politica nazionale?
«Il momento è piuttosto delicato. Il Governo sta predisponendo la nota di aggiornamento al DEF e la Legge di Bilancio. Dovremmo trovarvi anche l’accoglimento delle rivendicazioni fatte durante le manifestazioni unitarie di maggio…. Come più volte ha detto il nostro Segretario Generale Sbarra, la Cisl sfida il Governo nel merito e sulla concretezza. Fatte le opportune valutazioni tireremo le somme e porremo in essere le azioni conseguenti».