Maria D’Amico: «Il nostro obiettivo è coniugare tradizione e innovazione» - Le Cronache
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Maria D’Amico: «Il nostro obiettivo è coniugare tradizione e innovazione»

Maria D’Amico: «Il nostro obiettivo è coniugare tradizione e innovazione»

di Clemente Ultimo
Nata nel 1968 su iniziativa dei fratelli Francesco e Mario D’Amico, la D&D è un’azienda specializzata nella produzione di conserve alimentari giunta oggi alla terza generazione. Da sempre legata al territorio, anche attraverso il sostegno di iniziative sociali e culturali, l’azienda ha costruito il suo percorso di crescita grazie all’impiego di materie prime di alta qualità e dedicando una particolare attenzione ai processi di innovazione tecnologica, così da garantire elevati standard qualitativi. Un percorso di crescita che ha visto un momento significativo l’ingresso dei prodotti D’Amico sui mercati internazionali. Un processo certamente complesso, ma ricco di soddisfazioni, come sottolinea Maria D’Amico, marketing manager D&D
Come è stato intrapreso questo percorso?
Il nostro obiettivo era quello di rilanciare ed esportare il made in Italy all’estero, rendendo riconoscibili le nostre referenze a scaffale. In questo, anche il packaging ha contribuito a diffondere il nome di D’Amico: il nostro verde, ormai distintivo e iconico, è stato da subito apprezzato sia per la stretta correlazione con il mondo bio e il rispetto delle materie prime in generale sia per la praticità nell’utilizzo del prodotto. Altro aspetto fortemente apprezzato delle nostre referenze è la loro disponibilità in diverse tipologie e formati, nonché il racconto che c’è dietro del prodotto, della sua storia e della tradizione.L’impegno di D’Amico è da sempre quello di affiancare e portare avanti il legame con la tradizione, che rappresenta anche uno dei nostri principali punti di forza, con l’innovazione, cercando di anticipare i nuovi trend di mercato e rispettando al contempo l’italianità delle ricettazioni. Le nostre preparazioni riprendono, infatti, ricette tipiche regionali dell’intera penisola, garantendo varietà, versatilità e tanto gusto a tavola. Per la loro realizzazione, selezioniamo materie prime d’eccellenza che vengono poi lavorate nel pieno rispetto del territorio e della sostenibilità ambientale.
Nei mercati esteri presidiamo sia il canale retail che quello del fuoricasa in particolare con il marchio Robo, specializzato in prodotti per l’Ho.Re.Ca e parte del Gruppo D’Amico dal 2018.
Quello che ci distingue dai competitor, oltre alla qualità delle materie prime impiegate, il gusto dei nostri prodotti e la loro versatilità e praticità – sia nell’utilizzo che nelle preparazioni – sono il nostro expertise e il nostro know-how. Inoltre, collaboriamo costantemente con i nostri fornitori in uno stretto rapporto one to one, affiancandoli nella formazione e supportandoli durante tutto il percorso di scelta e selezione delle referenze più adatte alle loro esigenze.
Se dovesse fare un bilancio degli obiettivi già raggiunti? E, soprattutto, quali sono i nuovi traguardi che si pone l’azienda?
Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti finora, ma l’obiettivo è certamente quello di espanderci ulteriormente e portare in alto il made in Italy all’estero, diffondendo in maniera capillare la qualità e l’eccellenza dei nostri prodotti.Attualmente siamo presenti in circa 74 mercati esteri, come Europa, Canada, Russia, Australia, Cina: la strategia che mettiamo in atto è quella di informare e formare le persone sui plus dei prodotti e le loro diverse possibilità di utilizzo, adeguandoli sempre alle differenze culturali che esistono tra i diversi paesi. A tal proposito, il nostro punto di partenza è sempre quello di condurre un’attenta analisi sul Paese di destinazione, in modo da poter presentare delle precise proposte al target di riferimento in linea con la cultura a cui ci si approccia.
Svolgiamo attività di formazione e di supporto al lancio del prodotto, nella demo, nelle sponsorizzazioni di partnership e nella partecipazione a fiere e showroom. Per noi è fondamentale raccontare il prodotto, come viene sviluppato e tutti i suoi possibili utilizzi in cucina, tutti elementi necessari a far sì che si diffonda il concetto di italianità all’estero, specialmente nei Paesi al di fuori dell’Europa, dove la cultura culinaria italiana è molto apprezzata.
Sulla base dell’esperienza maturata, quali consigli vi sentireste di dare alle aziende che intendono intraprendere lo stesso percorso?
Per favorire il consolidamento delle imprese italiane all’estero c’è bisogno di sostenere gli “ambasciatori” del made in Italy, sfruttando la tecnologia di blockchain e smart labeling.
Per il futuro, noi di D’Amico stiamo lavorando al piano di sviluppo strutturato sul medio-lungo periodo in tema ambientale, di governance, economico e sociale in linea con gli obiettivi dei principi ESG dell’Agenda 2030. Il rispetto delle risorse ambientale e la riduzione dello sfruttamento del suolo, nonché la riduzione delle emissioni, rappresentano attualmente le priorità su cui secondo noi bisogna investire, per far sì che si registrino anche meno sprechi e ci sia una corretta gestione del ciclo dei rifiuti.
Altro aspetto importante è di prestare sempre molta attenzione al cambiamento delle abitudini e degli stili di vita alimentari dei consumatori. I trend alimentari cambiano alla velocità con cui viaggia la tecnologia, per cui è importante cavalcare l’onda e al contempo intercettare e cercare di anticipare le tendenze future. Secondo la nostra esperienza, ciò che rimane costante negli ultimi anni è il fatto che le persone hanno più cura della loro alimentazione e mettono più impegno sia nella scelta dei prodotti che nella realizzazione dei piatti, rielaborati in versioni più leggere e con meno condimenti. A tal proposito, l’obiettivo è di diversificare e ampliare continuamente l’offerta dei prodotti, in modo da soddisfare qualunque preferenza di consumo adattandola ad ogni occasione.