Venerdì 22 agosto, ultimo grande evento per la XLI edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, che ospita Marco Masini in Piazza Duca degli Abruzzi in Tagliacozzo, alle ore 21,30. Grandi numeri ed alta qualità per una variegata offerta per un cartellone firmato dal Maestro Jacopo Sipari, che ha spaziato tra musica, poesia, saggistica ed arte visiva, impreziosendo l’estate abruzzese
Gran finale per la XLI edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, in Tagliacozzo. Tempo di bilanci per l’intero staff, a partire dal direttore artistico il Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, che ha firmato un raffinato cartellone, che ha tenuto banco per ben 22 giorni senza soluzione di continuità, con pubblico da grandi numeri, accolto dal piccolo comune d’Abruzzo, con una proposta variegata, adatta ad ogni età, tra musica, libri ed arti visive, che splendidamente ha fatto da preludio alla prossima, che vedrà gli occhi del mondo sulle vette d’Abruzzo, per L’Aquila capitale della cultura, cartellone per il quale il Maestro Sipari sta già facendo diventare un vulcano la sua mente, per dirla con il Figaro rossiniano. Il F.I.M.E. è, infatti, un festival composito, costruito in tanti anni, che oggi continuare a godere delle ragioni estetiche dettate dalla direzione artistica e generale di Jacopo Sipari e Luca Ciccimarra, nonché dal Sindaco Vincenzo Giovagnorio, realizzate grazie alle istituzioni, in primis il Ministero della cultura, la Regione Abruzzo, il Comune di Tagliacozzo, e la sinergia con istituzioni quali la Sinfonica Abruzzese, resident orchestra e l’ Accademia musicale di Alto perfezionamento vocale “Adalo”, diretta da Donata D’Annunzio Lombardi e allo storico sostegno della Banca del Fucino. Per il gran finale il Maestro Sipari ha pensato a Marco Masini, il quale festeggerà sul palco di Tagliacozzo i suoi 35 anni, con il progetto “Ci vorrebbe ancora il mare”. Siamo nel 1990 e in Italia c’era lui, tal Marco Masini, che impersonava a meraviglia la figura del looser: non tanto bello, non tanto felice, una storia famigliare abbastanza travagliata, idee pessimiste da esprimere a tutti i costi in musica. Testi malinconici, disfattisti, ad esempio in “Vai con lui”, “Dentro di te, fuori dal mondo”, qui c’è tutto: il pessimismo che non manca mai, tutti gli strumenti in un cavalcata crescente, quindi il manifesto italiano del Grunge: “Disperato”, vincitore assoluto nuove proposte 1990 al festival di Sanremo, una ballad in crescendo che strizza l’occhio di “Vai con lui”, parte in sordina per aumentare di intensità fino al finale con gli acuti decisamente sofferti. Dal rapporto conflittuale con il padre esce la struggente ballata “Caro Babbo”, un po’ caraibica e jazzata negli arrangiamenti. Il 2025 segna un anno di anniversari importanti per Marco Masini, che celebra anche i trenta anni dall’album “Il Cielo della Vergine”. Per l’occasione il cantautore sta portando in tour in tutta Italia “Ci vorrebbe ancora il mare”. Il concerto verrà aperto con brani del suo ultimo album 10 Amori, che torna a sette anni dal precedente “Spostato di un secondo”, un puzzle in cui l’amore emerge come qualcosa che cambia inevitabilmente il nostro modo di vivere, che è ricordo perché in grado di tenere “insieme il passato” ma anche speranza nel far “parlare al futuro“, che a volte ci fa a mille pezzi ma riesce sempre a farci conservare la positività di “provare ancora a credere che abbia un senso questo disperato vivere“, prodotto da Momy Records, Concerto Music e BMG. Start con Allora ciao seguita da Leggero, quindi, alcuni brani tratti dal nuovo disco, con la sua Cenerentola innamorata. Viene poi un momento delicato, dedicato a Giancarlo Bigazzi il produttore che ha creduto in lui, sulle note della canzone Caro babbo, dedicata a suo padre, Giancarlo anche lui, con cui ha avuto un rapporto controverso, amaro e dolce, e con il pubblico a fargli da coro. Seguirà la nuova Due fidanzati degli anni’30 che regala un momento acustico molto suggestivo accompagnato solo dal suo piano, dal basso acustico e fisarmonica. La band rientrerà sulla classica Disperato. Il ritmo sale poi sulle note di Il niente e poi tutti in piedi per Ti vorrei, seguita da Le ragazze serie mixata a Perché lo fai e La Malinconia. Masini, con la solita delicatezza di uomo che ne ha viste e passate tante, soprattutto i fastidiosi preconcetti con cui ha dovuto lottare per anni che lo avevano anche allontanato dal mondi discografico: con lui ci saranno Antonio Iammarino tastierista e autore, quindi il bassista Cesare Chiodo bassista, produttore, arrangiatore e autore, alla chitarra acustica Lapo Consortini (autore, chitarrista, arrangiatore e programmatore, alla prima chitarra elettrica Stefano Cerisoli, alla seconda chitarra elettrica Alessandro Mangalasche e alla batteria Massimiliano Agati. Non mancano le coriste. Chiara Calderare e Alice Spinelli. Il concerto continuerà con Principessa, subito seguita da L’uomo volante, T’innamorerai, sulle cui note esploderà l’intera platea, darà il via ai bis, facilmente intuibili, Bella stronza e Vaffanculo! Quindi, Ci vorrebbe il mare accompagnerà la serata e il festival alla sua conclusione.






