di Arturo Calabrese
193.380,52 euro. A tanto ammonta la somma che il Comune di Lustra, dichiarato inadempiente dalla terza sezione staccata di Salerno del Tribunale Amministrativo Regionale, dovrà versare nella casse di Consac. L’ente amministrato dal 2020 dal sindaco Luigi Guerra, nonostante i reiterati avvisi da parte del tribunale, non ha mai pagato quanto dovuto e dunque è stato definitivamente condannato.
Consac Gestioni Idrica Spa, l’ente che gestisce l’erogazione idrica nel Cilento, ha ottenuto un primo decreto ingiuntivo il 13 agosto del 2021, e dunque già sotto l’attuale amministrazione. Il comune non ha però mai presentato opposizione e di conseguenza esso è stato dichiarato esecutivo il 19 novembre successivo per poi venire notificato, una prima volta, il 31 gennaio del 2022. Per mesi, il comune non ha adempiuto al saldo e dunque sono giunte due Pec, comunicazioni via Posta elettronica certificata che hanno valore legale, inviate in via bonaria il 4 luglio e il 3 ottobre del 2022. Manco a dirlo, anche qui la risposta è stata assente.
Inoltre, come dichiarato nel dispositivo a firma dei magistrati Pierluigi Russo, Michele Di Martino e Marcello Polimeno: «le statuizioni contenute nel suddetto decreto ingiuntivo risultano, allo stato, non aver ricevuto esecuzione, stante anche l’assoluta mancanza di qualsiasi contraria deduzione o contestazione sul punto da parte dell’Amministrazione intimata, non costituita in giudizio». Tanto premesso «al Comune intimato di provvedere alla corresponsione in favore del ricorrente (entro il termine di novanta giorni, decorrenti dalla comunicazione o, se anteriore, dalla notificazione della presente sentenza) delle residue somme ad esso spettanti per effetto del titolo esecutivo in epigrafe».
Se il comune, come già fatto, dovesse continuare a fare orecchio da mercante, il Tar nomina fin da ora un commissario ad acta nella figura del Prefetto di Salerno «con facoltà di delega a funzionario dell’Ufficio cui è preposto, affinché – previa formale richiesta della parte ricorrente con dichiarazione attestante la scadenza del termine sopra concesso e la perdurante inottemperanza, direttamente indirizzata al nominato commissario o al funzionario eventualmente delegato e comunicata per conoscenza a questo Tribunale mediante deposito di copia in atti di causa – si insedi e provveda, entro il successivo termine di sessanta giorni decorrente dalla ricezione della predetta richiesta, al pagamento delle somme ancora dovute, compiendo tutti gli atti necessari, comprese le eventuali modifiche di bilancio, a carico e spese dell’Amministrazione inadempiente».
E dunque l’arrivo del commissario si staglia all’orizzonte per il Comune di Lustra. Al netto di ciò, saranno come sempre i cittadini a pagare le inadempienze di un’amministrazione comunale che più volte non ha nemmeno risposto alle comunicazioni del tribunale oltre a non costituirsi nemmeno in giudizio, rinunciando di fatto a qualsiasi azione legale di difesa. Tempi grami, dunque, per i lustresi, costretti a pagare il salatissimo decreto in favore di Consac Gestioni Idriche. Da capire se chi amministra riuscirà ad evitare il commissariamento ad acta.