Pina Ferro
Forse i resti di una lupara bianca oppure delle armi o addirittura dei rifiuti periocolosi. Al momento vi è il massimo riserbo su cosa le forze dell’ordine cercavano ieri pomeriggio ad Albanella.
Erano le 18 circa di ieri, quando un notevole spiegamento di forze dell’ordine è giunto in località Bosco di Camerine. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Agropoli, agli ordini del capitano Fabiola Garello, unitamente ai militari del Nucleo Investigativo e delle Stazioni di Matinella e Capaccio Scalo, coordinati nelle operazioni da due magistrati della Dda di Salerno. Avviate anche delle operazioni di scavo da parte dei vigili del fuoco di Agropoli in una zona impervia a confine con il comune di Castelcivita. Anche il sindaco è giunto sul luogo degli scavi, ma pare che neppure il primo cittadino sia stato informato di cosa stesse accadendo. Al momento vige lo stretto riserbo sull’operazione. Le operazioni di scavo sono terminate in tarda serata ma dovrebbero riprendere questa mattina.
Non è da escludere che qualche collaboratore di giustizia abbia potuto rivelare importanti indicazioni su dove sia stato seppellito qualche esponente della malavita locale freddato anni addietro. Un soggetto prima trucidato, a seguito di qualche sgarro fatto, e poi nascosto in modo che nessuno lo trovasse. L’ultima lupara bianca, in ordine di tempo, il cui corpo non è stato mai ritrovato è quella di Maurizio D’Elia, scomparso da Montecorvino Rovella durante l’ultima mattanza di camorra registrata nei picentini e che si concluse con l’uccisione di Lucio Grimaldi, alias o’ vampiro. Ma potrebbero essere anche i resti di soggetti spariti durante la guerra di camorra degli anni 80.