In merito alla replica dell’assessore al Commercio Nicola Acanfora sulle polemiche nate dall’acquisto di nuove luminarie natalizie, Scafati in movimento chiarisce:
“Rispediamo al mittente le accuse di strumentalizzazione rivolteci dall’assessore Acanfora riguardo il recente stanziamento di spese per l’acquisto delle luminarie natalizie. Infatti sul questa questione che rappresenta per noi un vero spreco di risorse pubbliche ( che ricordiamo ammontano a circa 100 mila euro) l’assessore continua ad arrampicarsi sugli specchi. La sua giustificazione non ci convince per nulla in particolare quando afferma che tale scelta addirittura avrebbe consentito un risparmio da parte dell’ente comunale evitando di spendere ulteriori soldi per fittare solo per un anno le luminarie. E addirittura l’assessore al commercio si arroga il diritto di impegnare la spesa con un mutuo spalmato in più anni. Dunque senza volerlo i cittadini e le future amministrazioni si troveranno un aggravio di spesa sul bilancio comunale come se si trattasse realmente di una misura necessaria per ravvivare davvero il commercio scafatese. Ebbene sfidiamo dunque l’assessore a fare un sondaggio tra i commercianti scafatesi per capire se sono d’accordo o meno e se quei soldi non potevano essere utilizzati diversamente. Consigliamo all’assessore Acanfora di non elogiare le sue ipotetiche risoluzioni alle problematiche del commercio specie se si tratta di proposte per nulla convincenti . Per quanto riguarda l’installazione dei dehors, siamo curiosi di sapere quante attività avranno la possibilità di usufruirne sia per una questione di spazio sia per il loro costo . il piano viario è solo un esperimento che ci auguriamo risolva le annose questioni legate al traffico cosi come ancora ipotetica rimane la presunta creazione di una zona ztl ma parliamo di cose non fatte ancora . Riguardo la famosa Notte bianca , come ogni anno la ciliegina sulla torta, crediamo che 2-3 eventi durante l’anno non siano la risposta effettiva e definitiva che possa realmente servire ai commercianti. Si vede che come assessore al commercio ha ben poco chiari i reali problemi di chi ha un’attività specialmente i piccoli negozi che sentono la crisi ancor di più perché schiacciati da un completo menefreghismo da parte di questa politica.