di Andrea Pellegrino
Luigi Nicolais non si tira indietro. Anzi, nel giorno del suo compleanno (ieri ha compiuto 73 anni) si dice pronto a dare «una mano per la Campania». Ma prima – dice – «dovrò confrontarmi con i vertici nazionali del Partito democratico». Insomma basterebbe l’ok di Matteo Renzi per mettere in campo l’ex assessore regionale (giunta Bassolino) e chiudere la partita in Campania per la scelta del candidato Governatore del Partito democratico. E a quanto pare Nicolais non dispiacerebbe neppure ai centristi che da ieri avrebbero riallacciato i rapporti a sinistra, convergendo sul presidente del Cnr. Una ipotesi istituzionale che farebbe da sintesi tra le aree interne del Partito democratico e anche tra gli alleati di coalizione e che potrebbe mettere in difficoltà i “resistenti” delle primarie: ossia Vincenzo De Luca e Andrea Cozzolino. Se per il primo vale la regola della “inopportunità”, sancita al Nazareno in più occasioni, per il secondo il “passo indietro” sarebbe più sofferto, considerato che l’europarlamentare ad oggi viaggia con il vento in poppa. Ed è lo stesso Cozzolino che non risparmia accuse a Nicolais: «E’ singolare – dice – che una delle critiche che sono state rivolte alla nostra parte sia quella di essere figli di una vecchia stagione di Governo e adesso si ricorra ad ipotesi, fuori dalle primarie, di chi in quella stagione ha ricoperto ruoli di assoluto prestigio. Per poi perdere per più di 35 punti con il centro destra alle provinciali del 2010! Noi giochiamo per vincere, non per consegnare la Campania ad un centro destra al tracollo». Quanto a De Luca, Cozzolino incalza: «Se vuole mandare tutto all’aria lo dica chiaramente e se ne assuma tutta la responsabilità». «Abbiamo detto in tempi non sospetti – spiega Cozzolino – che volevamo votare con il sindaco candidato, e che abbiamo per la storia politica di Vincenzo De Luca il massimo rispetto ma – conclude – è evidente che, in costanza della legge Severino quella del sindaco sarebbe solo una candidatura senza ritorno. Noi andiamo avanti certi che le primarie si faranno, chiunque le vincerà per il bene non del Pd ma della Campania che non è e non sarà mai per noi una terra di anomalie e impossibilità».
Nessun passo indietro neppure dai socialisti, con il salernitano Antonello Scuderi (segretario regionale del Psi) che dice: «Ben vengano Nicolais o anche altri candidati unitari del Pd, purché si sappia che ormai la competizione tra le forze del centrosinistra è avviata e che i cittadini si aspettano di scegliere democraticamente chi contrapporre al governatore uscente. La campagna per le primarie di Marco Di Lello – annuncia – prosegue e toccherà ora nei prossimi giorni Avellino, Benevento e Caserta per poi concludere la settimana venerdì a Salerno». Ma i socialisti, secondo il Nazareno, non dovrebbero essere un problema. Non fosse altro che in caso di mancata presentazione di liste con proprio simbolo, alcuni candidati – secondo il patto federativo – potrebbero trovare spazio nelle formazioni del Partito democratico.