Antonio Lombardi – che non ha bisogno di ulteriori approfondimenti statistici e che dimostra per intero la difficoltà di una Regione come la Campania ad impiegare in maniera tempestiva ed efficace la massa di fondi che negli anni sono stati indirizzati verso le aree meridionali. Non si tratta di incamminarsi sul terreno di una polemica politica, Ance Salerno non ha mai fatto questo tipo di scelta, ma semplicemente di evidenziare come nel corso degli anni e delle varie Amministrazioni regionali non sia stato raggiunto uno standard in grado di conseguire obiettivi di crescita e di sviluppo attraverso l’impiego degli unici finanziamenti nel tempo disponibili. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: da un lato il patrimonio infrastrutturale della regione e delle cinque province non risulta adeguato alle esigenze del sistema economico e produttivo locale; dall’altro sono state sprecate le numerose occasioni per immettere liquidità nei territori contrastando in questo modo le conseguenze di una crisi che ha ridisegnato il panorama delle imprese spazzando via anche quelle aziende assolutamente valide dal punto di vista produttivo, ma in temporanea difficoltà finanziaria”.
“E’ davvero incredibile – ha continuato Lombardi – che proprio nel momento peggiore per le aziende, pur avendo a disposizione un bacino così imponente di risorse, la filiera istituzionale non sia stata in grado di assicurare un gettito consistente di risorse che, soprattutto nel comparto delle costruzioni, avrebbe evitato notevoli perdite in termini di ricchezza e di posti di lavoro”.
“Naturalmente – ha aggiunto ancora Lombardi – ora diventa ancora più difficile recuperare il tempo perduto, ma soprattutto non conforta il ritardo con il quale si appresta a partire il nuovo ciclo di fondi UE 2014/2020. La semplificazione delle procedure di spesa resta il nodo centrale da sciogliere per evitare il ripetersi di quanto, purtroppo, accaduto negli anni e nei mesi scorsi. Proprio negli ultimi giorni è emerso il problema delle opere che i Comuni potevano realizzare attraverso l’accelerazione della spesa ed anche su questo versante è indispensabile assicurare una tempestiva risposta. Ance Salerno, come già più volte fatto in passato, è pienamente disponibile a mettere in campo ogni forma di collaborazione ritenuta concretamente esplicabile. Se si attueranno procedure più snelle e, contemporaneamente, si affiancheranno soprattutto le piccole Amministrazioni locali non dotate delle professionalità necessarie all’accompagnamento dei progetti UE, diventerà meno complesso e difficile attivare le ingenti risorse ancora non spese e rimettere in moto un segmento così strategico e rilevante come l’edilizia”.
“E’ in questo scenario – ha concluso Lombardi – che emerge con chiarezza il carico aggiuntivo di difficoltà che le imprese della Campania e del Mezzogiorno si trovano costrette ad affrontare, mentre nelle regioni del Centro e del Nord tutti gli indicatori sembrano confermare un più che probabile aggancio delle dinamiche della ripresa economica. Insomma anche questa volta le aziende dovranno fare da sole, come già, del resto, hanno dimostrato di saper fare nei mesi scorsi rimodulando le proprie competenze e specializzazioni per inserirsi nel nuovo mercato delle recupero del patrimonio edilizio esistente, dell’efficientamento energetico e delle piccole ristrutturazioni”.