Lollobrigida: "Difendere la Piana, no alla bretella" - Le Cronache
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Lollobrigida: “Difendere la Piana, no alla bretella”

Lollobrigida: “Difendere la Piana, no alla bretella”

È un fiume in piena il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, intervenuto ieri a Battipaglia ad un incontro con le associazioni di categoria e gli agricoltori della Piana del Sele. Con lui, il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli e una folta rappresentanza territoriale di Fratelli d’Italia. Il titolare del dicastero di via XX settembre ha parlato a 360° dell’attuale situazione italiana, sia per quanto riguarda l’importazione di materie prime dai paesi dell’est e sia da un punto di vista molto vicino alle realtà locali come, ad esempio, i borghi o l’idea progettuale della bretella, voluta da Franco Alfieri e appoggiata dal presidente della Regione Vincenzo De Luca, che dovrebbe collegare Agropoli ed Eboli ma passando per diversi campi attualmente coltivati.

Su quest’ultimo aspetto, la posizione di Lollobrigida, ben supportato da Edmondo Cirielli che di certo conosce meglio la realtà locale, è nettamente contraria: «Non conosco molto bene la situazione – dice il ministro – ma se l’amico Edmondo dice un così forte no è perché si tratta di un progetto che non possiamo avallare (Il viceministro della Farnesina a precisa domanda risponde che si farà, ndr). Se ho ben capito, verranno distrutti ettari ed ettari di terreni coltivati e in un territorio ad alta vocazione agricola non possiamo permetterlo. Se pensiamo che dobbiamo difendere la Piana del Sele, il domani non può vedere altro asfalto ed altro cemento». Il ministro, però, risponde ugualmente in maniera tecnica all’idea di Alfieri: «La logistica in Italia è un tema fondamentale e il domani di questo Paese non può essere ancora su gomma – spiega – si deve investire sul ferro e sul mare quindi avere collegamenti e trasporti che siano sui treni e sulle navi. Basta costruire strade in territori stupendi e naturali he invece dovrebbero essere tutelati».

Dal no alla bretella del duo Lollobrigida – Cirielli, il discorso si è spostato sulla situazione internazionale che potrebbe vedere ancor più a rischio l’importazione di materie prime in Italia dai Paesi dell’est europeo: «È certo che le vicende incidano – le sue parole – ma il nostro Paese deve avere ottime reazioni ed evitare quelle sbagliate come ad esempio chiudersi in casa e non recarsi al ristorante. La risposta che deve dare uno Stato è pianificare energie per entrare in altri e nuovi mercati, per ampliare e potenziare le potenzialità di sviluppo delle nostre filiere perché in fase di tranquillità questo produce molto e in momenti difficili come quello che stiamo vivendo crea un paracadute». Secondo Lollobrigida, infine, l’agricoltura, l’allevamento e la pesca sono comparti sui quali investire con coltura e sapienza, elementi che sono anche armi per combattere lo spopolamento: «Abbiamo un dato negativo che è quello della diminuzione delle imprese agricole – continua – un dato che non è spalmato ugualmente su tutte le regioni: in Trentino Alto Adige c’è il meno 1, in Lombardia il meno 25% mentre nelle aree del sud si arrivano al meno 40% e ciò vuol dire che abbiamo perso in economia. Questo è un problema che troviamo dove serve più lavoro, ma esso deve essere compensato dal giusto compenso. Dobbiamo dunque far crescere il reddito tramite la valorizzazione del prodotto come è stato fatto in alcune regione e possiamo pensare al prosecco. Dobbiamo investire – conclude – proprio in tali settori». 

Soddisfatto anche il senatore Antonio Iannone: «La presenza del ministro è un segnale ulteriore dell’attenzione del Governo al territorio e alle eccellenze che significano anche produzione, lavoro ed uno dei migliori racconti dell’Italia nel mondo».