di Monica De Santis
“L’offerta culturale che al momento offre la città di Salerno risulta essere inadeguata e poco organizzata. Su questo siamo ancora molto indietro”. Monsignor Andrea Bellandi, vescovo della diocesi di Salerno – Campagna e Acerno, nel presentare ieri mattina in Curia la nascita della Fondazione Alfano I e l’affidamento della gestione di alcuni siti cittadini alla società Salerno Opera, il tutto inserito nell’ambito del progetto Salerno Sacra, non ha potuto non fare una riflessione sull’offerta culturale cittadina. Un’offerta scarsa, come più volte evidenziato anche sulle pagine di questo giornale, o per dirla come Monsignor Bellandi inadeguata a quello che Salerno potrebbe offrire. Per il Vescovo Metropolita “Molto del futuro della città di Salerno si giocherà su quanto sapremo realizzare anche in un’ottica sinergica tra istituzioni civili ed ecclesiali”. Dunque Bellandi auspicando una maggiore collaborazione tra mondo ecclesiastico e l’amministrazione comunale cittadina, che al momento, lo ricordiamo, è priva di un assessore alla cultura, perché non ritenuto, crediamo fondamentale. Tant’è vero che vi è solo un consulente alla cultura del sindaco, Ermanno Guerra, che è “senza portafoglio” e forse anche senza troppo potere decisionale. Ma tornando al discorso di ieri mattina del Vescovo di Salerno, la sua analisi si è concentrata molto sul futuro della città… “Cresce il numero dei turisti in visita a Salerno. E pensiamo che cresceranno ancora, ma se non ci sarà un’offerta adeguata sarà sempre un turismo mordi e fuggi. Il nostro scopo invece è quello di consentire ai turisti di rimanere a Salerno per scoprire la grande tradizione storica ed artistica della città”. Dunque per il Vescovo di Salerno è fondamentale che anche l’amministrazione comunale, come anche gli altri enti, facciano squadra per offrire ai cittadini salernitani ed ai turisti un’offerta culturale adeguata… “Alcuni spazi di interesse artistico, anche di natura ecclesiale, risultano chiusi o aperti in orari poco fruibili e sono carenti di servizi di guida approfondimento, pubblicizzazione adeguata, creazione di eventi culturali che aiutino e spingono il turista a rimanere a Salerno”. E se da un lato Bellandi spiega che anche la chiesa “non è esente da responsabilità, tenendo però presente che come sacerdoti non siamo espertissimi nella gestione professionale delle strutture che abbiamo e quindi privilegiamo, ed è anche giusto, l’attività pastorale. Dall’altro lato le istituzioni civili dovrebbero e potrebbero fare di più. Queste due dimensioni possono e debbono coesistere”. Insomma il Vescovo ha richiamato tutti a dare il giusto valore alla cultura e al patrimonio culturale cittadino. Un richiamo alla collaborazione, ma soprattutto alla collaborazione e alla programmazione, perché, come spiegato senza organizzazione e programmazione, la città non crescerà mai realmente sotto il profilo turistico. E proprio con lo scopo di valorizzare il patrimonio artistico che la Curia ha pensato di avvalersi dell’esperienza di alcuni professionisti che avvieranno un’opera che potrà coniugare la conservazione , la valorizzazione e la fruizioni di alcuni luoghi sacri artisticamente rilevanti nel centro storico, con anche un ritorno economico di cui potesse beneficiare la Fondazione che a sua volta potrà utilizzare per il recupero ed il restauro dei beni storico artistici che hanno bisogno di una continua manutenzione. “Questa coniugazione di realtà ecclesiali di soggetti esterni nella fruizione di spazi sacri è ormai una cosa consolidata da anni in molte città a vocazione turistica e artistica, come Firenze, Pisa, Verona, Lecce e raccomandata dalla stessa comunità ecclesiastica, che invita a prendere accordi per offrire ai cittadini un’offerta culturale e turistica adeguata”. Dunque con questi scopi nasce Salerno Sacra, che coinvolgerà in primis la Cattedrale, ed ancora il Museo Diocesano, il Tempio di Pomona e la chiesa di San Giorgio, per poi, se la cosa funziona “allargarsi anche ad altri spazi ecclesiali culturalmente e artisticamente significativi”. un progetto che come abbiamo detto sarà gestito da Salerno Opera un’impresa sociale che vede come presidente Antonio Ilardi, che avrà il compito di gestire tutto quello che sarà attinente alla fruizione turistica, accesso delle visite, creazione degli eventi, materiale informativo. Dunque dalla prossima Pasqua, cambiano le regole per l’accesso da parte dei turisti in questi quattro luoghi. Fermo restando che sarà garantito a tutti l’accesso gratuito alle funzioni liturgiche e per la preghiera personale, per le confessioni. L’impresa sociale Salerno Opera che non ha scopo di lucro, si occuperà dunque dell’effettuazione di interventi ed iniziative di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, l’organizzazione e la gestioni di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse le attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato oltre che l’organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale e religioso. Una valorizzazione e divulgazione dei quattro siti che passerà attraverso i sapienti obiettivi dello Studio Cerzosimo, a cui è stato affidato il compito di documentare le bellezze dei monumenti curati da Salerno Opera. A partire dalle prossime settimane si lavorerà per la realizzazione del tariffario sia per quanto concerne l’accesso ai quattro luoghi che saranno gestiti da Salerno Opera e sia al tariffario per l’utilizzo degli spazi da parte di chi vorrà organizzarvi eventi culturali, musicali e spettacolari. Ma non solo saranno previsti anche aperture di nuove sale all’interno del Museo Diocesano, con l’esposizione di altre opere d’arte custodite dalla Curia salernitana ed al momento non fruibili al pubblico. Sempre all’interno del museo diocesano sarà realizzato un bistrot dove sia i turisti che i salernitani potranno ristorarsi e fermarsi per godersi un piccolo angolo di bellezza nel cuore della città. I quattro siti, inoltre, come confermato da Antonio Ilardi presidente di Salerno Opera resteranno aperti tutti i giorni e con orario continuativo. Si conferma la partecipazione ad iniziative come “Salerno Porte Aperte” qualora l’amministrazione comunale la dovesse riproporre, ed ad altre iniziative simili. Così come si sta ragionando e pensando a progetti Pon e Ptco da presentare alle scuole superiori cittadine.