di Erika Noschese
Il dottore Antonio Sagone, responsabile di Elettrofisiologia dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico MultiMedica di Sesto San Giovanni farà tappa a Salerno quest’oggi. Il noto professionista, conosciuto a livello nazionale ma anche nel salernitano dove è stato “ospite” presso alcuni ospedali sia nell’Agro nocerino che ad Eboli, di fatti, questa mattina sarà all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, intercettato dalle migliori professionalità della cardiochirurgia per intervenire in casi particolarmente complessi che risultano essere invece risolutivi con la tecnica operatoria non invasiva da lui praticata. La procedura, in inglese Laac, consiste nella chiusura meccanica dell’auricola sinistra che può considerarsi una valida alternativa alla terapia anticoagulante nei pazienti con un maggior rischio di sanguinamento. In Italia, solo due primari sono specializzati in tale tecnica e sono entrambi in Lombardia. Il dottor Sagone si è dunque rivolto a Fiorinda Mirabile, responsabile dello studio-sportello Sos Corte di Giustizia Europea, segnalando proprio la carenza di queste figure professionali che potrebbero salvare la vita di numerosi pazienti. L’avvocato Mirabile, dal canto suo, ha già provveduto a scrivere al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al sindaco di Salerno Vincenzo Napoli per chiedere un’audizione per chiedere la possibilità di avviare una formazione per implementare questi interventi salva vita anche nella regione Campania. Il dottor Sagone approderà questa mattina al Ruggi dopo un “tour” internazionale che lo ha visto far tappa prima a Tokio poi Berlino e Roma. Lo specialista è un proctor, una sorta di supervisore che accompagna le equipe mediche verso la specializzazione in determinate procedure.