di Erika Noschese
Chiede di portare avanti il regolamento per la gestione dei beni pubblici la consigliera di opposizione del Movimento 5 Stelle Claudia Pecoraro che accende i riflettori sui tanti benefici, anche economici, concessi alla Limen, l’associazione culturale guidata da Gianni Fiorito, segretario dell’assessore alla Sicurezza e alla Trasparenza Claudio Tringali. «L’associazione Limen ha la concessione degli spazi presso la fondazione Menna che faceva capo proprio a Tringali mentre l’associaizone è guidata da Fiorito che lavora per l’assessore – ha ricordato la consigliera pentastellata – A questo punto è chiaro che diventa necessario il regolamento per la gestione dei beni comunali». E proprio su questo tema, l’assessore al ramo competente evidenzia che il regolamento è pronto e se il lavoro non è andato avanti non può certo essere una responsabilità. Ma non è tutto: Tringali non si risparmia nella difesa all’associazione Limen, evidenziandone meriti che nessuno ha mai messo in dubbio: «Mi sono dimesso da presidente della fondazione Menna per una presunta incompatibilità che a conti fatti non c’era, nell’agosto 2021 ho raggiunto un accordo con un’associazione forte numericamente ma prima di allora non conoscevo Giovanni Fiorito e da lì è nato il nostro rapporto professionale – ha spiegato l’assessore in una difesa d’ufficio quasi commovente – Sono giovani perbene, non si ubriacano, non fanno danni ma dobbiamo constatare che in questa città non ci sono spazi per i giovani. La fondazione per anni è stata ferma noi l’abbiamo ripresa con numerosi eventi in un anno e quella di Limen è un’iniziativa fruttuosa perchè l’associazione produce cultura. Tutte le associazioni che hanno chiesto contributi economici l’hanno ottenuta perchè Limen non avrebbe dovuto?». E dall’opposizione non sono mancate richieste di chiarimenti circa una incompatibilità rispetto al doppio ruolo di Fiorito, almeno in termini morali che sicuramente non può non essere evidenziata. A difendere l’associazione anche il sindaco Napoli riferendo che l’associazione pagherebbe per sfruttare gli spazi della fondazione. A onor del vero, stando a quanto trapelato, l’associazione Limen verserebbe un contributo per le utenze quali l’energia elettrica ma di un vero e proprio fitto, come ha lasciato intendere il primo cittadino, non c’è riscontro. Una battaglia, quella relativa alla concessione degli spazi comunali, portata avanti anche dalla consigliera Elisabetta Barone che in più occasione ha rivendicato la necessità di offrire ai giovani del territorio gli stessi benefit al di là di conoscenze e cerchio magico.