di Monica De Santis
“La mia Imma ci teneva tanto alla sua scuola. A quell’istituto che aveva frequentato con tanto amore e per il quale aveva dato tanto”. A parlare è Enzo Proto, il papà di Imma, la 21enne salernitana deceduta il 26 agosto del 2011 in un incidente stradale avvenuto a Varese. Imma era a bordo della sua autovettura, una Seicento. Era uscita da poco da lavoro e si stava recando verso casa. Ma a casa non è mai arrivata. La sua autovettura si scontrò con una Range Rover di un uomo che proveniva dalla corsia opposta. Uno scontro violento, nel quale la macchina di Immacola, da tutti chiamata Imma, ebbe purtroppo la peggio. Sul posto i vigili del fuoco, chiamati per cercare di estrarre dalle lamiere la ragazza, ancora viva, ma in condizioni gravissime. I caschi rossi dovetterò tagliare il tetto della vettura per riuscire a farla uscire fuori. Due ore dopo il decesso. E da quel giorno il padre non riesce più a darsi pace. Chiede la verità, vuole sapere, vuole conoscere, la reale dinamica dell’incidente nel quale ha perso la vita la sua amata bambina. Ma mentre il padre cerca ancora la verità sulla morte di Imma, la sua scuola, quella scuola che amava tanto, ha deciso di dedicarle una sala. Una decisione che ha riempito di gioia papà Enzo, che da quel 26 agosto vive solo per il ricordo di Imma e per l’altra sua figlia. E così questa mattina alle ore 11, nell’Istituto Virtuoso, alla presenza della dirigente scolastica, Ornella Pellegrino, dei docenti e di alcuni compagni di classe di Imma, oltre che ad alcuni degli studenti, sarà scoperta la targa davanti a quella sala che da domani la ricorderà per sempre anche ai futuri studenti di quella scuola che la giovane 21enne portava nel suo cuore.