di Erika Noschese
Valorizzare i prodotti Dop e Igp per conquistare nuovi mercati, senza però trascurare i rischi legati all’aumento dei dazi. AssoIG scende in campo puntando su finanziamenti del Masaf e della Regione Campania per avviare attività di ricerca scientifica e promuovere prodotti come il Pomodoro San Marzano, il Fico Bianco del Cilento, le Ciliegie di Bracigliano, l’Olio Evo Terre Aurunche e il Marrone di Roccadaspide. Sebbene questi non raggiungano i volumi e i fatturati del Parmigiano Reggiano, del Prosciutto di Parma o della Mozzarella di Bufala, rappresentano comunque eccellenze territoriali di cui la Campania può fregiarsi. E poiché da soli è difficile affermarsi e conquistare quote di mercato in Italia e all’estero, l’unione fa la forza. In questo spirito collaborativo, ad agosto 2023, su iniziativa di Confagricoltura e Confcooperative, nasce AssoIG: l’associazione delle indicazioni geografiche che oggi raggruppa cinque consorzi di tutela — Pomodoro San Marzano DOP, Ciliegia di Bracigliano Igp, Marrone di Roccadaspide Igp, Fico Bianco del Cilento Dop e Terre Aurunche Dop (olio Evo). L’associazione ha avviato progetti mirati per supportare i consorzi, candidandoli a specifici bandi Masaf e regionali, ottenendo cofinanziamenti che stanno iniziando a concretizzarsi. A Salerno, presso la sede della Camera di Commercio di via Clark, si è tenuta una tavola rotonda dal titolo “AssoIG – la rete dei consorzi di tutela, attori dello sviluppo locale”, in occasione della presentazione delle attività. «Valorizzare consorzi e territori: oggi uniamo diversi consorzi IGP e DOP della provincia di Salerno e compiamo un passo ulteriore, ossia costituire un consorzio che li racchiuda, permettendoci così una presenza più incisiva alle fiere internazionali» ha affermato Antonio Costantino, presidente di Confagricoltura Salerno. «Crediamo che la provincia di Salerno meriti un distretto agroalimentare, essendo una delle province con prodotti eccellenti sotto ogni profilo. Il nostro obiettivo è far emergere, sul mercato nazionale e internazionale, le capacità produttive e attrattive del territorio, promuovere l’alta qualità dei suoi prodotti e portarla nel mondo» ha aggiunto Costantino, esprimendo preoccupazione per l’aumento dei dazi. «Siamo molto preoccupati: il settore ortofrutticolo esporta poco oltre oceano per via della deperibilità della merce, ma i prodotti trasformati — come vino, formaggi, mozzarella — potrebbero subire danni rilevanti sul fronte export. Occorre incentivare l’apertura ai nuovi mercati. Le risposte, anche da imprenditore, parlano chiaro: c’è grande richiesta di prodotti Dop e Igp da parte delle principali catene distributive italiane». Tra le molte iniziative in programma, è prevista la partecipazione alle fiere internazionali Anuga di Colonia, Sial di Parigi, Alimentaria di Barcellona e Fancy Food di New York, con l’obiettivo di promuovere, valorizzare e potenziare la comunicazione sull’origine, la reputazione e la qualità dei prodotti rappresentati dai Consorzi aderenti ad AssoIG. Parallelamente, si sta agendo sul versante della ricerca scientifica, mirando al miglioramento delle pratiche agronomiche e all’incremento del reddito per gli operatori agricoli. A riportare l’attenzione sulla valorizzazione dei prodotti tipici e dei territori, è stato Mario Miano, presidente del Consorzio di tutela del Marrone di Roccadaspide: «Possediamo la fortuna di avere marchi riconosciuti a livello europeo, e dobbiamo unire le filiere che gravitano attorno a queste eccellenze, partendo dalle istituzioni, dalla Regione Campania, da Confagricoltura e da tutte le realtà che si stanno adoperando per mobilitare ogni risorsa disponibile – ha dichiarato – Oltre alle attività agricole, è fondamentale che il mondo produttivo manifesti la volontà di credere in questo progetto, come abbiamo fatto noi con il Consorzio Marrone di Roccadaspide: l’abbiamo fondato, abbiamo sviluppato progetti grazie al supporto del Ministero, e ci siamo classificati primi in un bando dedicato alla promozione territoriale riservato ai marchi IGP. Stiamo lavorando affinché si arrivi al punto in cui non servano parole: saranno i prodotti stessi, grazie ai riconoscimenti ricevuti e agli sforzi degli enti coinvolti, a promuoversi in autonomia». Previste attività di ricerca per destinare all’alimentazione in zootecnia gli scarti delle produzioni e delle lavorazioni di olivo, fico, pomodoro, castagno, ciliegio; per determinare, alla luce dei cambiamenti climatici, l’epoca ottimale di raccolta per le cultivar della Dop “Terre Aurunche” e per creare un modello di azienda agricola sostenibile per i Consorzi tutelati da AssoIG; per realizzare uno studio ecologico-botanico finalizzato alla valorizzazione e alla conservazione del paesaggio attraverso la gestione con metodi sostenibili e secondo i criteri dell’economia circolare. Infine, sarà studiato il ciclo di vita della produzione dei prodotti tutelati da AssoIG finalizzato all’individuazione di buone pratiche di gestione e mitigazione dell’impatto ambientale. In quest’ottica, sarà fondamentale il contributo dell’Università degli Studi di Salerno che avrà il compito di formare il personale, come ha spiegato Alfonso Conte, docente di storia contemporanea dell’Unisa: «Creare figure professionali è fondamentale per le aziende, per le attività produttive del nostro territorio, ma è fondamentale anche per i giovani che stanno lasciando in grandissimo numero il nostro territorio e il motivo principale perché trovano sbocchi occupazionali soprattutto al nord. Ricostruire e rimettere in piedi un collegamento tra mondo della produzione e mondo della formazione è fondamentale, sia per assicurare una gestione migliore delle attività produttive e sia per trattenere le giovani risorse sul nostro territorio». A rilanciare l’allarme Dazi Tommaso Romano, presidente di AssoIG e del Consorzio Pomodoro di San Marzano, ha dichiarato: «L’aumento dei dazi fino al 30% genera inevitabilmente grande preoccupazione. Dobbiamo andare avanti, non lasciarci bloccare da questo ostacolo, perché esistono alternative e dobbiamo continuare a credere nei nostri prodotti. Le stime sui danni sono ancora incalcolabili, viviamo una fase di continua evoluzione, con informazioni diverse che emergono giorno dopo giorno. I timori ci sono, ma per chi opera in questo settore fanno parte della quotidianità». Alla tavola rotonda, moderata dalla giornalista Carmen Incisivo, hanno portato i saluti Fabrizio Marzano, presidente di Confagricoltura Campania, e Salvatore Scafuri, presidente regionale Confcooperative. Sono intervenuti inoltre i presidenti dei consorzi aderenti ad AssoIG; Antonio Santoro, Manager Hub Rete Salerno – Invitalia; Alfonso Conte, docente all’Università di Salerno; ed Enrico De Micheli, amministratore di Rina AgriFood. A concludere i lavori è stato Franco Picarone, presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania: «La Campania è ricca di biodiversità e questo si riflette nella straordinaria varietà delle sue eccellenze agroalimentari. Oggi, abbiamo cinque consorzi di tutela per altrettanti prodotti di qualità. Confagricoltura e Confcooperative si sono unite per intercettare fondi del Ministero e della Regione finalizzati a promuovere queste eccellenze – ha dichiarato Picarone – L’obiettivo è far conoscere questi prodotti fuori dai confini regionali, perché rappresentano veri e propri attrattori turistici. In questo particolare momento storico, fare rete è essenziale. Ognuno deve fare la sua parte: il governo e l’Unione Europea devono reagire con misure adeguate alla politica di Trump, mentre noi dobbiamo spingere sulla qualità. La Regione Campania ha le carte in regola, e iniziative come queste sono fondamentali».





