di Chiara D’Aquino e Alessandra Scozia
La Fiera del Crocifisso Ritrovato, edizione 2022, ha attirato l’attenzione non solo di tanti turisti, ma anche di tantissime scolaresche che hanno visitato i tanti stand posizionati nel centro storico della città, che per quatro giorni ha fatto un tuffo nel passato ritornando all’epoca medievale, ovvero al periodo più caratteristico della storia salernitana. Tanti abbiamo detto gli stand di artigiani che hanno riprodotto gioielli, attrezzi ed anche monete di quell’epoca. Come Ermanno e Doretta che, hanno mostrato ai tanti curiosi come si riproducono le monete medievali. Vengono da Mantova e la passione per le monete antiche, in particolari quelle medievali nasce da Doretta, seguita poi dal marito. Una passione che alla fine è diventata un vero e proprio lavoro che gli consente tra le altre cose non solo di viaggiare per tutto il paese, ma anche di incontrare e conoscere ogni volta persone nuove e trasmettere la loro passione. Ermanno e Doretta fanno parte di un gruppo che partecipa a fiere rievocative in tutta Italia, proprio come la Fiera del Crocifisso Ritrovato di Salerno. L’inizio della monetazione medievale viene fatta risalire al 774 con l’avvento di Carlo Magno come re dei Franchi e in seguito re dei Longobardi, e dall’800 Imperatore del Sacro romano Impero. Il sistema monetario istituito da Carlo Magno, la cosiddetta monetazione carolingia, fu la prima riunificazione monetaria a livello europeo dopo il marasma delle invasioni barbariche. Era basato sul monometallismo argenteo, data l’estrema rarità dell’oro, con un’unica unità monetaria il denaro. La riforma monetaria imponeva che a chi avesse portato una libbra d’argento presso una zecca, venissero consegnati 240 denari. Le monete di Doretta ed Ermanno vengono prodotte con il metodo antico ma le immagini impresse sono rivisitazioni, possiamo trovare intatti simboli ispirati al simbolo di Salerno, lo stemma del loro gruppo e tanti altri. Per creare le monete viene sciolto il metallo,stagno e piombo, in un mestolo di ferro e viene colato in stampi di legno e infine il simbolo viene impresso con una sorta di timbro, Doretta spiega però che questo metodo è adattato ai giorni nostri poiché all’epoca le monete erano in argento ed erano molto più sottili ed in base al peso della moneta veniva indicato il suo valore. Da evidenziare che inoltre Doretta lavora anche il rame e che con questo materiale crea gioielli molto particolari.