Si è presa la sua rivincita il giudice fiorentino Susanna Zanda, nota per le sue posizioni critiche verso le misure sanitarie adottate in pandemia dopo aver emesso sentenze contro le restrizioni. Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione l’hanno infatti assolta senza rinvio.. Il casus belli è stato un decreto d’urgenza di luglio 2022, e una successiva ordi- nanza di ottobre 2022, con cui Zanda, giudice del tribunale civile di Firenze (difesa dinanzi alle Sezioni Unite della Cassazione dall’avvocato salernitano Olga Milanese), aveva reintegrato una psicologa toscana che era stata sospesa dall’ordine professionale regionale perché vaccinata «con sole due dosi». Nel decreto cautelare, Zanda aveva vagliato fonti istituzio- nali e studi di riviste scientifiche internazionali come Lancet, denunciando che i vaccini anti Covid producevano «un dilagare del contagio […] e il prevalere numerico delle infezioni e decessi proprio tra i soggetti vaccinati e con tre dosi». La Cassazione assolve la toga contraria ai dogmi sanitari presa di mira da Renzi e i suoi. Immediatamente dopo il sollecito di Scalfarotto, la procura gene- rale si muove, formulando nei confronti di Zanda una serie di accuse inerenti ai provvedimenti di riammissione della psicologa. Il 17 maggio 2023 viene avviato il procedimento discipli- nare, assegnato alla commis- sione del Consiglio superiore della magistratura. Il 24 gennaio 2025, il penultimo atto: la sezione disciplinare del Csm infligge a Zanda una sanzione disciplinare di censura, per avere adottato provvedimenti «con grave violazione di legge determinata da ignoranza o negligenza inescusabile, nonche sostanzialmente privi di motivazione e sulla base di grave e inescusabile negligen- za», «senza svolgere accerta- menti medico-scientifici e sulla base di personali convin- dei vaccini, al loro carattere sperimentale, alla mancanza di sicurezza degli stessi». La incolpano, insomma, di aver compromesso «la propria credibilità di magistrato ed il prestigio dell’Ordine giudiziario». Ora l’atto finale con la bella vittoria riportata dall’avvocato salernitano Olga Milanese con l’assoluzione verso il provvedimento disciplinare del Csm.





