Così come accaduto anche dopo il caso Ginestra a Lamezia, anche in questo caso la Salernitana si affida all’avvocato Gianmichele Gentile per difendere il capitano, squalificato per ben sei giornate dal giudice sportivo: “Abbiamo inoltrato immediatamente un preavviso di ricorso, in tre giorni dovremo completare il ricorso ed esporre le nostre ragioni, ci difenderemo. Si è fatto un gran parlare di questa vicenda, leggerò con attenzione le motivazioni del giudice sportivo e ci muoveremo nella maniera migliore per ottenere una riduzione dell’ammenda e delle giornate di squalifica sperando scendano almeno a 3”. Il legale granata attende il referto arbitrale per capire se il giudizio del giudice sportivo è stato influenzato dal comunicato dell’Osservatorio emesso lunedì sera: “Gli atti ufficiali di gara, ovvero il referto stilato dal direttore di gara e dai commissari di campo, ci diranno la verità. Dobbiamo capire se il giudizio del giudice sportivo è stato indirizzato da fattori esterni. Il giudice deve prendere in considerazione solo il referto dell’arbitro e non altro. Entro domani (oggi nda) attendiamo l’arrivo dell’incartamento, poi -ha spiegato Gentile- potremo stilare il reclamo sia contro la squalifica di Montervino sia contro la pesante ammenda alla società”. Sull’eventuale Daspo, Gentile fa chiarezza e si esprime così: “Ci sono diversi precedenti, uno riguarda Ciro Ginestra: dopo Lamezia la richiesta di Daspo è andata avanti, ne discuteremo a breve con la Prefettura di Catanzaro ed in questo caso siamo abbastanza ottimisti. Nel caso di Montervino, invece, preferisco non esprimermi ancora, devo fare ancora altri tipi di valutazione: in linea generale posso dire che l’ipotesi Daspo è applicabile agli atleti qualora un loro comportamento possa influire negativamente sull’ordine pubblico e sull’incolumità degli spettatori”. C’è da fare, però, una doverosa precisazione: “Il regolamento prevede che chi è vittima di Daspo non può assistere per un certo periodo ad un evento sportivo, ma agli atleti non è preclusa la possibilità di svolgere la propria attività: sia Ginestra sia, eventualmente, Montervino -ha concluso Gentile- possono continuare a giocare a calcio senza alcun problema”.