di Pina Ferro
Pasquale Ferrante è un avvocato civilista di 46 anni, originario di San Cipriano Picentino ed è candidato alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno con la lista “Alternativa Forense”.
Perché ha scelto di candidarsi?
«Credo che, dopo un trentennio in cui la governance dell’Ordine è rimasta sostanzialmente immutata, sia giunto il momento di un cambiamento sostanziale che possa dare adeguata risposta alle esigenze di una classe forense che affronta ogni giorno le nuove e sempre più complesse condizioni del mondo del lavoro autonomo. E’ questo lo spirito che ha animato il nostro gruppo e che ha spinto gli avvocati Tommaso Amato, Rosanna Carpentieri, Maurizio Casaburi, Monica Coscioni, Carmen Ferraioli, Maria Concetta Fornino, Antonella Mastrolia, Luca Monaco, Roberto Reale, Valentina Restaino, Ciro Salmieri, Francesco Paolo Staffieri, Giuseppina Strada e me a dar vita a “Alternativa Forense”».
“Cambiamento” o mera sostituzione?
«Non avremmo dato vita ad una nuova aggregazione qualora avessimo voluto semplicemente sostituire dei nomi con altri nomi.
Abbiamo sincero e profondo rispetto sia per chi ha svolto nelle passate tornate l’incarico di Consigliere sia per chi oggi si candida o ricandida al Consiglio ma dobbiamo allo stesso tempo sottolineare, con pacata seppur ferma decisione, che rispetto agli altri schieramenti, ci distingue una diversa ed innovativa visione del ruolo dell’Ordine, cui chiediamo di dare fiducia».
E cioè?
«L’azione del rinnovato Consiglio dell’Ordine dovrà essere efficace su più livelli e quindi implementando il dialogo con la Magistratura depurato però da qualsiasi, seppure latente, subalternità dell’Avvocatura all’Ordine Giudiziario sia, contemporaneamente, attraverso interventi di tipo pratico-operativo che assicurino maggiore celerità agli adempimenti e quindi semplifichino il concreto esercizio della professione forense. Riteniamo imprescindibili alcuni interventi mirati sui disservizi della macchina giudiziaria locale che rendono il lavoro di ogni avvocato irragionevolmente più complesso di quanto dovrebbe e contemporaneamente pensiamo di creare possibilità di servizi convenzionati al fine di facilitare ricerche ed adempimenti. Allo stesso tempo ci impegneremo per ridurre i tempi di attesa nei pagamenti dei gratuiti patrocini, sempre più diffusi».