di Monica De Santis
“Il meglio di…” è il titolo dello spettacolo, che sabato 4 dicembre, alle ore 21, Simone Schettino porterà in scena nell’ambito della rassegna “Che Comico” organizzata dal Teatro Ridotto, al Teatro Delle Arti di Salerno, che per l’occasione ospita l’appuntamento. Lo spettacolo è l’ultimo appuntamento della stagione 2020 che, come tutti ricorderanno fu sospesa a causa del Covid. Come promesso allora, sabato verrà recuperato. “Il meglio di…” è dunque un viaggio nel meglio di tutti gli spettacoli che il cabarettista di Castellammare di Stabia ha portato in scena nel corso della sua carriera. Si parte da quattro lettere dell’alfabeto A.C – D.C. Quattro lettere usate fino a qualche mese fa, per buona parte di noi in riferimento a un unico sistema di datazione temporale, quattro lettere che in futuro non troppo lontano potrebbero anche intendersi some Avanti Covid e Dopo Covid. Eh si perché una cosa è certa, nel bene e nel male questa pandemia ha cambiato il nostro modo di vivere e continuerà a farlo in seguito. In attesa del Dopo Covid, che tutti ci auguriamo arrivi al più presto, può risultare utile fare un divertente excursus degli errori commessi fino ad oggi per evitare di ripeterli in futuro. “Mi auguro che si torni alla normalità, – dichiarò il comico nel corso di un’intervista – ma una normalità diversa da quella ante-covid, questo anno e mezzo drammatico ci ha insegnato molto sui valori veri, sulle cose che rendono la vita autenticamente più bella. Ciò che prima per noi era scontato, la libertà al primo posto, ora non lo è più. Quello che manca di più è proprio questo: non le feste e fare tardi, ma la libertà, anche di andare a fare una semplice passeggiata, quella ci è stata tolta, più di ogni altra cosa. Siamo cresciuti un una società in cui tutto era facile e scontato, ora ho capito quanto valgono le battaglie di chi ha lottato per queste libertà. E poi mi auguro serenità per tutti”. In questo spettacolo Simone Schettino riveste i panni del monologhista puro, o se vogliamo dirla tutta, del fondamentalista napoletano, autodefinisce ironicamente, in compagnia dei suoi testi più divertenti.