di Andrea Pellegrino
Nicola Landolfi ha preso ufficialmente possesso del suo nuovo ufficio. Da ieri mattina, infatti, il segretario provinciale del Pd, è amministratore unico della “Salerno Energia distribuzione”. Praticamente si occuperà della distribuzione della rete gas della società municipalizzata. Come anticipato qualche settimana fa per Landolfi arriva l’atteso incarico, dopo aver tentato invano la scalata all’Asi nell’ambito delle nomine che poi sono state congelate dal Tar di Salerno. I malumori non mancano. Soprattutto all’interno del Partito democratico, dove il fuoco amico colpisce già ai fianchi Landolfi. C’è chi lo vorrebbe fuori da via Manzo, passando per una reggenza provvisoria, prima di un nuovo congresso. Una fuoriuscita in cambio perfino di una possibile candidatura a sindaco nella sua Battipaglia. Ma la nomina di Landolfi non sarebbe la sola a rendere agitati gli esponenti democrat e deluchiani salernitani. C’è da riempire la casella dell’Asis, lasciata libera da Nello Fiore e non senza frizioni con il governatore De Luca che oggi, come ogni venerdì, sarà a Salerno presso la sede del Genio Civile. E la fila innanzi alla porta di De Luca, presidiata dalla fedelissima Mena Arcieri, potrebbe essere lunga stamattina. Soprattutto si prevedono consiglieri comunali salernitani preoccupati del loro destino. Inoltre, De Luca oggi dovrebbe incontrare già il “ribelle” Horace Di Carlo. Ma c’è chi preannuncia che anche gli altri “esclusi eccellenti” dal singolare rimpasto dell’esecutivo cittadino siano pronti ad incontrare il loro leader. Ma soprattutto in maggioranza c’è chi attende rassicurazioni sul futuro. Perché se fosse confermata la possibile candidatura di Roberto De Luca al Consiglio comunale – immaginando una candidatura a sindaco di Enzo Napoli – per molti il problema della rielezione potrebbe essere concreto. Non fosse altro che gran parte dell’entourage deluchiano pesca tutto nello stesso ambito.