di Andrea Pellegrino
Nicola Landolfi questa volta si sbilancia e pensa sul serio ad una candidatura a sindaco a Battipaglia, comune in cui risiede ormai da tempo. Per ora il segretario provinciale del Pd mette le mani avanti: «Solo se si verificheranno determinate condizioni», ma la sua mano tesa pare sia un annuncio ufficiale della sua discesa in campo. E’ lui stesso a far chiarezza: «Con insistenza crescente tutto il Partito Democratico di Battipaglia mi chiede di candidarmi a sindaco. Convinzioni e responsabilità convivono in una riflessione e in una decisione che non possono trovare, ovviamente, risposta alla semplice soluzione di un problema interno al Pd, che pure c’è. Non è di un candidato di bandiera, o di un sacrificio, che ha bisogno l’unica città della nostra provincia, a sud del capoluogo, al di sopra dei 50 mila abitanti. Battipaglia ha bisogno di fare parte, dalla porta principale, della filiera politica Stato-Regione, con competenze amministrative che derivano dall’esperienza in un comune e, al contempo, di freschezza e rinnovamento. È tutto il Pd, nel suo insieme regionale e provinciale, che deve chiedersi se non sia il caso di rialzare la testa e mettersi in cammino, in una zona guidata ancora (Eboli, Contursi, Campagna, ecc) dalla destra che ha votato Caldoro, improbabile e incline al trasformismo. Battipaglia – dice Landolfi – può aprire una storia bella e nuova, per mezza provincia, ma ne può anche chiudere un’altra, vecchia, definitivamente».
Ma mentre il Pd s’interroga ancora sul candidato sindaco, a Battipaglia c’è già chi si è preso i simboli di liste civiche riconducibili a Vincenzo De Luca. E’ il caso di Gerardo Motta che si è già presentato al pubblico con diverse liste, tutte ispirate all’attuale governatore della Campania. Così che la civica De Luca presidente è diventata Motta sindaco, con gli stessi colori e stessi caratteri; ancora Campania Libera è stata trasformata in Battipaglia Libera. Ed infine il candidato ha creato anche la lista “A testa alta”, slogan della campagna elettorale di Vincenzo De Luca. C’è chi dice che dietro la candidatura di Motta ci sia Franco Alfieri, primo cittadino di Agropoli e mancato consigliere regionale, in attesa, ormai perenne, di un posto a Palazzo Santa Lucia. Intanto questo pomeriggio in via Manzo a Salerno si riunirà la direzione provinciale del Partito democratico. Sul tavolo ci sarà anche il caso Salerno, Comune capoluogo chiamato al voto a giugno.