Se lo spettacolo sulla strada ex SS18 assume caratteri paradossali, c’è un altro scenario che racchiude in sé il lato positivo della vicenda. Insomma per ogni cosa che non va ce n’è almeno un’altra più rassicurante. L’altra faccia della frana (che tiene isolati gli automobilisti di Vietri sul Mare, Cava de’ Tirreni e Costiera Amalfitana) ha sicuramente un aspetto migliore. Non fosse altro che viviamo in un vero e proprio angolo di paradiso in terra, racchiuso tra uno spettacolare mare e un sol splendente. Sia per gli automobilisti che utilizzano l’autostrada che per i pedoni che attraversano il cantiere, ed anche per chi utilizza il treno, il minimo comune denominatore resta il paesaggio. Così non è difficile incontrare passeggiatori che si gustano il tratto che costeggia il mare da Vietri sul Mare fino al Viadotto Gatto. Ma probabilmente lo scenario assume contorni ancor più magici se s’osserva dall’autostrada. Probabilmente il tratto dell’A3 che da Vietri sul Mare arriva a Salerno può entrare di diritto nell’arterie più belle e più panoramiche d’Italia. Non solo il mare, o il tipico paesaggio costiero, ma su quella tratta c’è un elemento in più: la contaminazione ceramica. Basta accostarsi in una piazzola per rendersene conto. Un museo ceramico a cielo aperto che traccia un legame con la cupola maiolicata che s’intravede appena lasciata Cava de’ Tirreni, e una forte continuità con quello che regala il territorio vietrese. Vere e proprie opere, che all’epoca furono raccolte anche in una pubblicazione edita dalle Autostrade meridionali, che s’inseriscono con il paesaggio e sulla tratta a picco sul mare. Una moltitudine di colori che arricchisce il blu del mare, all’azzurro del cielo al giallo del sole. Pezzi di tradizione ceramiche, arricchite in alcune circostanze dai versi delle poesie scritte dal vietrese Nino Benatti. C’è anche la nota “Nustalgia”, il cui testo integrale si trova affisso lungo il viale dei Poeti nella villa comunale di Vietri sul Mare. Ma soprattutto ci sono le firme di artisti del borgo costiero che hanno arricchito le varie piazzole, degne dei migliori belvedere dei centri cittadini. Un osservatorio privilegiato con l’immenso porto che separa la Costiera Amalfitana dalla più cittadina Salerno, con l’occhio che non può non finire sulla costruendo Piazza della Libertà e sul Crescent che innalza sempre più il suo colonnato. Ma quel che regala il paesaggio è qualcosa di più unico che raro che sta risaltando agli occhi dei pendolari costretti ad utilizzare l’autostrada per raggiungere Salerno. Piccole consolazioni che certamente non colmano il disagio (anche economico per il pagamento forzato del pedaggio autostradale) ma che sicuramente curano gli occhi.
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