di Erika Noschese
Via Canalone versa in condizioni di degrado: a denunciarlo Bruno Colecchia, che evidenzia come – dopo la frana del muretto – poco e nulla sia realmente cambiato, nonostante le sollecitazioni e le richieste di intervento da parte dei residenti della zona per per trasformare un luogo in uno scorcio incantevole. “La soluzione trovata alla frana del muretto è rimasta incompiuta; la passeggiata di via de Renzi, che attira turisti ed amanti del fitness, mostra le sue ferite. Il muretto, che tante persone attira per il sio romantico panorama, versa nelle stesse condizioni di degrado – ha dichiarato Bruno Colecchia – Il sagrato della chiesa di S. Anna è stato riassestato, grazie all’intervento di volontari e la determinazione di don Luigi Aversa , nuovo parroco, ma il resto purtroppo rimane come sempre, vegetazione straripante, muretti fatiscenti, grate da canile municipale, il tutto davanti agli occhi dei molteplici frequentatori. In altri comuni la strada avrebbe avuto ben altre prospettive, un edificio carcerario da riedificare a scopi turistico-sociali, una chiesetta (S. Filippo Neri) da restaurare e recuperare per scopi più edificanti (turistico-matrimoniali), una chiesa (S. Anna) recuperata, una strada panoramica che non ha nulla da invidiare a quelle di più famose città (Napoli, Lisbona, etc.)”. Da qui l’appello a “rimediare, con entusiasmo e volontà”, grazie ai finanziamenti concessi dagli enti istituzionali, anche per valorizzare i luoghi simbolo della cultura come l’auditorium, e il conservatorio. “Salerno deve e può fare il salto di qualità, la presenza della squadra calcistica nella massima serie è una attrazione per tutta la provincia e la regione; gli sportivi che arriveranno cosa troveranno? strade incompiute, arrabattate, un monumento (il castello Arechi) solitario come un fantasma, senza un collegamento con la città, se non saltuario – ha aggiunto Bruno Colecchia – Altre realtà sfruttano in modo esemplare ed esauriente il poco che hanno a disposizione, Salerno ed i salernitani si accontentano del poco che l’amministrazione offre, come un ripascimento balneare, senza un minimo di organizzazione turistica se non fatta ad uso di privati investimenti. Ora che le “luci d’artista” sono sospese cosa rimane da offrire, poco e niente, se non il traino della costiera amalfitana”. La proposta dei residenti è di trasformare via de Renzi in una passeggiata degna dello scorcio che offre: “Amministratori, imprenditori, vogliamo “illuminare” questa città di nuove luci. I cittadini e gli abitanti del quartiere lo meritano”, ha detto infine.