La visita di Valditara a Salerno - Le Cronache Ultimora
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La visita di Valditara a Salerno

La visita di Valditara a Salerno

di Erika Noschese

«Dobbiamo essere orgogliosi della scuola italiana e avere piena consapevolezza della sua bellezza, perché oggi rappresenta un’eccellenza». Lo ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara durante la sua visita all’ Istituto Comprensivo Vicinanza di Salerno, tappa del suo tour in Campania. «Giro tanti Paesi, mi confronto con numerosi ministri, vengo a conoscere tante esperienze, ma la passione, l’entusiasmo e la creatività che caratterizzano le scuole italiane non si trovano altrove. Ed è per questo che ho voluto portare Scuola Futura proprio in Campania, per far conoscere l’eccellenza della nostra didattica e portarla nelle piazze e nelle strade», ha aggiunto il ministro. Valditara ha evidenziato l’impegno del governo per una trasformazione radicale del sistema scolastico, finalizzata a garantire un futuro solido ai giovani. «Abbiamo aumentato di quasi il 9% le risorse destinate alla scuola italiana con l’ultima legge di bilancio, perché al di là delle chiacchiere, questa è la realtà, facilmente verificabile nei documenti del Parlamento italiano». Il ministro ha sottolineato più volte l’investimento di risorse da parte del governo: «Abbiamo già previsto fondi per il rinnovo dei prossimi due contratti e spero che si possa rapidamente concludere quello relativo al periodo 2022-2024, così da anticipare le risorse previste per il 2025-2027, oltre a ulteriori finanziamenti nella prossima legge di bilancio». Un pensiero è stato poi rivolto ai docenti: «Voglio ringraziare tutto il personale scolastico per il lavoro straordinario che svolge quotidianamente. I docenti hanno tra le mani il mestiere più bello del mondo: formare e dare un futuro alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi». Da Salerno, il ministro ha lanciato un messaggio di pace e ha rivolto un pensiero al Papa. «Quando vengo in Campania percepisco la grandezza del vostro cuore e della vostra mente. E ricordo a tutti voi, prima ancora che a me stesso, che in queste terre è nata la civiltà dell’Occidente, quella che ha saputo donare al mondo intero valori universali. Non dimentichiamo mai che queste terre sono state protagoniste di un eccezionale percorso di cultura e civiltà. Se i vostri antenati hanno saputo offrire al mondo valori universali, anche voi potrete illuminare il nostro Paese nella sua crescita futura. Ed è per questo che vi ringrazio. Mi fa piacere che sia stato scelto un Papa agostiniano. La pace è un valore fondamentale nella nostra Costituzione. Sant’Agostino parlava di tranquillitas ordinis, perché la pace non è soltanto assenza di guerra, ma è predisposizione alla benevolenza e al rispetto verso l’altro. La pace è quel sentimento di armonia e di amore verso il prossimo. E chi parla di pace, ma ha l’odio nel cuore, è un ipocrita». Infine, un appello alle istituzioni a collaborare, «lavorare insieme per il benessere, lo sviluppo e la prosperità del nostro Paese: la scuola, le nostre forze armate, le forze dell’ordine, le istituzioni ministeriali, sindaci, Comuni, le Province, le Regioni. Ecco, armonia, armonia, armonia. Poi ci divideremo nelle battaglie politiche perché è giusto, è il sale della democrazia perché non c’è democrazia senza confronto e senza anche contrasto forte ma dobbiamo avere il coraggio di andare oltre e di capire che ci sono alcuni valori democratici costituzionali che ci devono accomunare tutti per il bene, innanzitutto, dei nostri giovani». Infine, un appello alle istituzioni affinché collaborino: lavorare insieme per il benessere, lo sviluppo e la prosperità del nostro Paese, coinvolgendo la scuola, le forze armate, le forze dell’ordine, le istituzioni ministeriali, i sindaci, i Comuni, le Province e le Regioni. Armonia, armonia, armonia. Poi arriveranno le battaglie politiche, perché è giusto e rappresentano il sale della democrazia. Non esiste democrazia senza confronto, anche acceso, ma dobbiamo avere il coraggio di andare oltre e riconoscere quei valori democratici e costituzionali che devono unire tutti per il bene, prima di tutto, dei nostri giovani.