di Andrea Pellegrino
Il patrimonio di una città è dato anche dalla sua memoria. Probabilmente sabato sera la città di Salerno si è riconciliata con la sua memoria riconoscendo a Vincenzo Giordano quel ruolo di sindaco, politico onesto e persona perbene che meritava già da tempo. La proposta di Cronache di intitolazione di una piazza all’ex primo cittadino socialista è andata in porto, suggellata dall’annuncio di Vincenzo De Luca. Probabilmente nessuno si sarebbe aspettato questo epilogo così veloce e determinato da parte del sindaco in carica, seppur fin dall’inizio la proposta di Cronache è entrata prepotentemente nei cuori dei cittadini e di gran parte delle persone che con Giordano hanno condiviso un percorso politico, culturale, amministrativo o semplicemente d’amicizia. Una piazza intitolata a Vincenzo Giordano significa tante cose: innanzitutto riconoscere quel laboratorio socialista quale punto di svolta nella crescita e nello sviluppo della città di Salerno; riconoscere, altresì che alcune opere concluse negli anni successivi trovano una paternità riconosciuta nell’opera di Giordano; cancellare, invece, una pagina buia, quale è stata la cosiddetta “tangentopoli salernitana” ed ancora riconoscere un politico onesto e dall’alta moralità. Infine un riconoscimento anche per la famiglia che al fianco di Giordano ha combattuto, difeso e sostenuto tutte le sue battaglie. Piazza Giordano sarà a Mariconda (Alta), il suo quartiere che lo ricorda con affetto e stima. Sarà anche la piazza dei socialisti che proprio sotto il nome di Giordano si sono ritrovati nell’ultimo periodo. Come la comunità “Salerno Socialista”, fondata da Fabiano Farina (presidente dei giovani socialisti) da Filippo Trotta e Nicola Vacca. A loro il merito di aver promosso un convegno (tenutosi giovedì scorso al punto Einaudi), durante il quale si sono succeduti esponenti vecchi e nuovi. «La fulminea dichiarazione di intenti del sindaco Vincenzo De Luca nel corso dell’inaugurazione della nuova piazza a Mariconda alta è, per noi, soddisfacente – dicono i Giovani Socialisti salernitani – E’ stata riconosciuta dal sindaco, pur non essendo mai intervenuto direttamente nel dibattito di questi ultimi giorni, l’importanza di una più che dovuta intitolazione di una piazza al suo predecessore, Vincenzo Giordano, in un quartiere che fu a lui caro. Siamo certi che il convegno da noi organizzato giovedì presso il Punto Einaudi, dal titolo “Vincenzo Giordano, il sindaco galantuomo”, ha dato all’iniziativa successiva dell’amministrazione comunale una spinta decisiva. Il convegno, in cui sono intervenuti vecchi e giovani socialisti, ha visto la partecipazione di numerose personalità istituzionali e autorevoli (come i consiglieri Petillo e Bernabò, l’assessore Maraio e l’ex ministro Conte), caricando di valore la proposta già lanciata dal quotidiano “Cronache del salernitano”, a cui va tutto il nostro ringraziamento. Tuttavia ripetiamo anche in questa sede, così come affermato nel corso del convegno, che questo è solo un primo passo verso un riconoscimento più ampio ad un’epoca che fu decisiva per la città. L’epoca della svolta salernitana, che ha ancora molto da dire. E’ per questo motivo che Salerno Socialista si impegnerà a porre in essere altre iniziative che si muoveranno su due direttrici: la giustizia storica e la proposta condivisa. Proprio come è accaduto con l’intitolazione di una piazza a Vincenzo Giordano». Un risultato unico nel suo genere dalla duplice sfaccettatura per la città: la prima, naturalmente, l’intitolazione della piazza; la seconda: per la prima volta De Luca (nell’ultimo ventennio) ha recepito una proposta giunta dall’esterno, piegandosi ad una iniziativa (dai caratteri anche politici) che arriva da fuori le mura di Palazzo di Città.