Sono ore drammatiche per la provincia di Salerno. I vigili del Fuoco sono a lavoro per fronteggiare i diversi incendi che si registrano su tutto il territorio provinciale. L’ultimo, in ordine cronologico, nella tarda serata di ieri a Giovi. In fiamme un terreno incolto e i caschi rossi hanno richiesto l’intervento dei colleghi per evitare che il vento facesse estendere l’incendio, già di dimensioni importanti. Verso le 19 di giovedì sera, invece, la squadra dei Vigili del Fuoco di Policastro è stata inviata a Vibonati per un grosso incendio di biaco e sterpagliale. Impegnati tutta la notte fino a ieri mattina poco dopo le 9 quando un’altra squadra ha dato il cambio ai colleghi in attesa, poi, della comunità montana per bonificare i piccoli focolai. Adibita ad un aerea pic-nic l’aerea, con all’interno un fabbricato in legno, è stata messa in sicurezza così come una piccola chiesetta adiacente. Le operazioni di bonifica sono ancora in corso da parte dei caschi rossi. Brucia anche Castelnuovo di Conza dove dal pomeriggio di ieri 4 squadre dei Vigili del Fuoco stanno operando per estinguere le fiamme che stanno divorando ettari di verde. Sul posto le squadre di Eboli, Agropoli, Sala Consilina, Salerno e una squadra del Comando di Avellino, oltre a 2 autobotti. Il direttore delle operazioni (Dos) sta coordinando le squadre in presenza del sindaco e dei carabinieri. Situazione critica, come hanno fatto sapere i caschi rossi. A Caggiano, invece, un volontario della Protezione civile è stato colto da un malore durante le operazioni di spegnimento di un vasto incendio che sta interessando, da ieri pomeriggio, un’area boscata dei monti Alburni, nel Salernitano, nel comune di Polla. Per domare le fiamme, in azione anche un Canadair proveniente da Lamezia Terme e diretto a terra dal direttore operazioni di spegnimento (Dos), anche lui volontario della Gopi-Anpas di Caggiano. A supporto dei lanci più incisivi sui focolai viene utilizzato anche uno specifico drone in dotazione al nucleo di Protezione civile di Caggiano. Intanto, il volontario colto da malore è stato trasportato subito in ospedale e, da quanto si apprende, sta meglio. In queste ore diversi sono i disagi in Costa d’Amalfi dove si è resa necessaria l’interruzione dell’erogazione elettirca a partire dalle 15.45 di ieri per consentire le operazioni di spegnimento di un vasto incendio divampato a Gragnano, in provincia di Napoli. “Le Prefetture di Napoli e Salerno, su invito dei vigili del fuoco, informano di aver autorizzato alle società Terna ed E-Distribuzione l’interruzione temporanea dell’erogazione di energia elettrica nei comuni di Agerola, Amalfi, Atrani, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Pimonte, Positano, Praiano, Ravello, Scala”, si legge nella comunicazione. Una decisione necessaria “per garantire la massima sicurezza durante le operazioni di spegnimento di un incendio che si e’ propagato a Gragnano in una zona in cui passa una linea dell’alta tensione di Terna che alimenta una cabina primaria di E-Distribuzione a servizio dei suddetti comuni”. “L’urgenza e la non programmabilità dell’intervento impediscono al momento la rialimentazione delle utenze con l’utilizzo di generatori e l’erogazione di energia elettrica riprenderà non appena si saranno conclusi gli interventi di spegnimento dell’incendio da parte dei vigili del fuoco. Si ringrazia la cittadinanza per la comprensione e si ricorda l’importanza di queste operazioni per garantire la sicurezza di tutti gli operatori coinvolti”. A chiedere un tavolo tecnico Intercomunale per affrontare l’emergenza incendi nella Valle dell’Irno e avviare un piano di riforestazione e tutela ambientale la sindaca di Baronissi Anna Petta: «Si tratta di un dramma ambientale senza precedenti, con enormi superfici di bosco ridotte in cenere. Il danno è enorme, incalcolabile, e come Amministrazione abbiamo la responsabilità di intervenire con urgenza e determinazione. Non possiamo permettere che questa tragedia passi inosservata o che si ripeta… ha dichiarato il primo cittadino – L’obiettivo principale è quello di sviluppare una strategia comune per la gestione e la prevenzione degli incendi, così come per la realizzazione di un piano straordinario di rimboschimento dei territori colpiti. Parallelamente, insieme ai Sindaci del territorio, chiederò di attivare un piano straordinario di vigilanza delle aree incendiate per garantire il rispetto delle leggi in materia di prevenzione degli incendi e tutela ambientale. Non possiamo tollerare ulteriori violazioni o atti di negligenza che mettano a rischio il nostro territorio. La protezione dell’ambiente è una priorità assoluta e va affrontata con la massima serietà e attenzione. Baronissi ha avviato la sperimentazione della vigilanza aerea con drone, come forma preventiva di deterrenza. Questo strumento ha già portato a risultati concreti, con l’individuazione di alcuni piromani, ma un solo drone non basta per un fenomeno così ampio, spesso di natura dolosa, che si muove in contemporanea su tutte le colline che sovrastano e circondano l’intera Valle dell’Irno, con un numero esiguo di mezzi di intervento e di veicoli aerei per lo spegnimento delle fiamme. L’azione deve essere sempre più forte ed incisiva. Mi auguro che i colleghi sindaci accolgano il nostro appello», ha aggiunto la sindaca. «È necessario avviare immediatamente un progetto di riforestazione nelle aree colpite dagli incendi, non solo per ripristinare la bellezza dei nostri paesaggi, ma anche per contenere il rischio di dissesto idrogeologico La perdita della copertura vegetale, infatti, rende il nostro territorio ancora più vulnerabile a frane e alluvioni. Dobbiamo agire ora, con decisione, per proteggere e preservare il nostro ambiente. Con la collaborazione di tutti, potremo trasformare questa tragedia in un’opportunità per ricostruire un ambiente sano e resiliente, che possa essere tramandato alle future generazioni», ha aggiunto l’assessore Farina. er.no
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