E’ una spending review da brividi quella che la Provincia di Salerno si appresta a mettere in campo. Di fatto, con la delibera di Giunta provinciale 151 dello scorso 19 luglio, viene rasa al suolo una immaginaria azienda di trasporto di circa 6-700 persone. Già perché tanti saranno i lavoratori delle ditte che si occupano di trasporto pubblico che saranno costretti ad accedere agli ammortizzatori sociali se non, addirittura, che corrono il rischio di perdere la propria occupazione. Motivo? Il taglio del 10% sulle risorse da erogare alle imprese di tpl del salernitano. Si tratta dell’Iva che, attualmente, la Provincia paga sui contratti di servizio. Dunque, non saranno solo i dipendenti dell’Arechi multiservice a subire gli effetti del disequilibrio finanziario dell’ente provinciale. Come anticipato nei giorni scorsi dalle colonne di questo quotidiano, con la nota del 12 luglio, il dirigente del settore finanziario, Marina Fronda, rappresentava una drammatica situazione dei conti di palazzo Sant’Agostino. Una emorragia, o meglio una mancanza di entrate in termini di stanziamenti di risorse, a cui si può far fronte in due modi, ovvero con l’azione sui contratti per il trasporto pubblico e sulle partecipate, come si legge alla pagina 17 della relazione. «Si manifesta la necessità di rimodulare i contratti di trasporto pubblico locale, limitandone i corrispettivi alle sole somme trasferite dalla Regione, senza aggravio di oneri quali Iva a carico del bilancio». E questo fondamentale passaggio è la base della deliberazione giuntale, già inviata alle oltre 50 aziende salernitane, con cui si stabilisce che, a far data dal prossimo primo agosto e fino alla fine dell’anno, saranno destinate alle aziende di trasporti esclusivamente le risorse al lordo dell’Iva. Una decisione che si tramuterà anche in una diminuzione delle percorrenze e conseguenti esuberi. I sindacati di categoria (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporti) con una nota congiuta hanno espresso tutto il loro sconcerto, anche alla luce delle garanzie sulla erogazione delle risorse da parte dell’assessore regionale Sergio Vetrella nel corso della riunione della Consulta della mobilità in Campania tenutasi lunedì. «Tale abnorme provvedimento – dicono – condurrà definitivamente il comparto nel baratro, con gravissime ripercussioni sia sui livelli occupazionali sia sui servizi, rendendo così il settore a difficile tenuta sociale». «Tantissime aziende – sottolinea il segretario della Fit Cisl, Sergio Galdi, hanno già avuto accesso ai contratti di solidarietà da maggio dello scorso anno a causa di altri tagli messi in atto dalla Provincia. Da allora, le aziende non hanno visto un euro a copertura. Con questo ulteriore taglio, ci saranno altri esuberi e collasseremo». I sindacati auspicano un ripensamento dell’ente e, in caso contrario, sono pronti alla mobilitazione.
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