di Salvatore Memoli
Il centro destra continua a litigare per una supremazia tra competitori della stessa area politica. Non dice niente di nuovo questo schieramento politico, rispetto al passato che ha fatto registrare anche il pieno di voti, in provincia di Salerno, mettendo nell’angolo la sinistra. Loro prendono i voti e De Luca comanda e gestisce il potere vero a Salerno e a Napoli.
Polemiche sterili tra partiti dello stesso schieramento non hanno msi dato e non danno all’elettore l’idea di una coesione utile a costruire un’alternativa. Al coro stonato dei tanti leader si contrappone una sinistra monopolizzata dal solo De Luca. Poco importa che ha generato e protetto un cerchio magico sfascista del suo potere ultradecennale. I danni odiosi del cerchio magico, quelli che hanno portato davanti alla giustizia penale le storiche cooperative sociali, che hanno diviso consiglieri comunali regalandoli all’opposizione ed allontanato amici di un tempo, che prediligono il club dei fedelissimi del DL junior stabilendo chi deve essere sacrificato e chi è il più debole di turno, non arrivano al disastro politico della divisione di uno schieramento di opposizione, affetto da narcisismo e da strabismo che lotta per un voto in più del proprio alleato di schieramento.
Questa è storia vecchia. Posizione di parvenus che criticavano il gruppo storico dei missini e dei suoi rappresentanti nelle istituzioni perché non aveva abbastanza forza per denunciare il potere democristiano e socialista, ricercandone i motivi in non chiare allusioni di scarsa trasparenza delle posizioni. Il ricambio politico non ha aggiunto novità di stile nelle attività politiche di questa parte politica. La città che sembra non sapere, non vedere e non volere si ritrova a vivere un rifiuto politico di questi politici ed ogni anno vede rafforzato De Luca, senza possibilità di sorpasso politico. Ogni volta che arriva un appuntamento elettorale, tutti coloro che aspettano la spallata al potere deluchiano, ricevono una risposta di divisione, di conta numerica, di distinguo da tutti coloro che dovrebbero essere l’alternativa attesa, sognata e desiderata. I motivi sono sempre all’ordine del giorno e raffreddano l’entusiasmo di chi dovrebbe coalizzarsi con loro per consentire il risultato!
Molto più facile e più tranquillo per molti salernitani proteggersi sotto l’ombrello di De Luca, al posto di seguire gente inaffidabile, con idee poco chiare e litigiose. Anzi se non si fosse sicuri dell’onestà delle posizioni, i maliziosi potrebbero pensare che certe messe in scena di divisioni rispondono ad un canovaccio politico che assicura risultati molto vantaggiosi. Si può vincere o perdere, si vince sempre! È così che la politica non infiamma più, non motiva l’elettore, non prepara le possibili alternative.
Ora ci stiamo occupando dell’elezione del Parlamento europeo. Di grazia a chi serve litigare tra alleati del centrodestra sulla futura guida della Regione Campania?
Chi vuole sapere come vince sempre De Luca tenga conto di queste spallate che non gli fanno paura!
De Luca se potesse pagarle queste scelte, non avrebbe abbastanza soldi, ma tutto gli arriva servito gratis su un piatto d’argento. Servito e riverito, il padrone della politica campana restituisce sempre le buone azioni. Se non garantisce riconoscimenti di governo compensativi, non crea difficoltà alla politica avversaria, a partire dalle competizioni nei collegi elettorali.
È una storia vecchia che molti fanno finta di non capire.