Una legge che tuteli le persone che sono state affette da malattie oncologiche, tuteli i loro diritti e prevenga le discriminazioni. È un traguardo che tanti nel nostro Paese aspettano e che presto potrà essere raggiunto.
La commissione Affari Sociali della Camera dei deputati, infatti, nei giorni scorsi ha terminato l’esame dei progetti di legge per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche. Si tratta di un tema molto sentito, tanto è vero che a Montecitorio sono stati presentati ben 8 disegni di legge, 4 dai partiti di maggioranza (Gardini e Rizzetto per “Fratelli d’Italia”, Bicchielli per “Noi Moderati”, Marocco per “Forza Italia”), tre dai gruppi di opposizione (Boschi per il “Terzo Polo”, Furfaro per il “Partito Democratico”, Sportiello per i “5 stelle”), e uno su iniziativa del Cnel. In Italia questo problema interessa molte persone, che a distanza di molti anni dalla guarigione vivono una specie di “fine pena mai”, con problemi nella vita quotidiana come la difficoltà nell’accesso ai mutui o nella stipula delle assicurazioni, e il rinverdirsi di un trauma che in questo modo è difficile superare. Come se avere avuto una malattia sia una colpa, uno stigma senza possibilità di riscatto. Le proposte chiedono dunque che valga per gli ex pazienti oncologici quel “diritto all’oblio” che vige in tanti ambiti, anche decisamente meno importanti, e incredibilmente non per una questione così rilevante. E proprio alla luce del fatto che quasi tutti i gruppi parlamentari hanno presentato disegni di legge in materia, la competente Commissione di Montecitorio ha deciso di procedere alla predisposizione di una proposta di testo unificato.
Deciso il sostegno della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che è intervenuta sul tema con una sua dichiarazione: “Il Governo – ha affermato la premier – guarda con grande attenzione alle proposte di legge parlamentari sull’oblio oncologico. Per questo, ho chiesto al Ministro della Salute Schillaci di seguire l’iter e assicurare il contributo necessario dell’Esecutivo. L’obiettivo che ci poniamo è arrivare, nel più breve tempo possibile, ad una norma capace di dare risposte ad un problema estremamente concreto e che incide molto sulla vita di tantissimi italiani”.
“Sono convinto che prestissimo avremo una legge che tuteli i malati oncologici – ha dichiarato l’on. Pino Bicchielli, primo firmatario di uno dei progetti di legge – e cosi il nostro Paese farà un passo in avanti su una materia così delicata. È un’autentica questione di civiltà”.
“Questa legge – ha continuato Bicchielli – affronta una questione da tempo considerata di civiltà, vale a dire la necessità di assicurare il cosiddetto «diritto all’oblio» alle persone che sono state affette da malattie oncologiche, e poi sono guarite. Oggi infatti gli ex pazienti, pur risultando guariti, subiscono discriminazioni sul piano economico-sociale, in particolar modo per ciò che concerne l’accesso ai servizi bancari (ad esempio, per ottenere un prestito o un mutuo) e assicurativi (si pensi alla necessità di sottoscrivere o mantenere una copertura assicurativa)”. Di qui le proposte, che finalmente stanno per diventare realtà.