La Divina Commedia per non ricadere in peccato - Le Cronache
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La Divina Commedia per non ricadere in peccato

La Divina Commedia per non ricadere in peccato

Di Claudia Iride

Distruggere i libri, che sono un patrimonio storico, artistico, culturale della nostra vita sarebbe uno dei peccati più gravi che l’umanità potrebbe commettere nei riguardi delle future generazioni, perché sarebbero costrette a crescere senza conoscere il loro passato: il loro futuro, un’incognita! Se da questa catastrofe potessi salvare un solo testo, allora io salverei la “ Divina Commedia” perché è un’opera scritta per liberare l’uomo dal peccato, nel senso più ampio del termine,  attraverso un viaggio che, nonostante immaginario, racconta di eroi, di miti e di storie del nostro passato che racchiudono storia e cultura dell’umanità tutta. Non a caso, il padre della lingua italiana, Dante Alighieri, inizia il suo viaggio facendosi accompagnare da uno dei più grandi poeti latini di Roma, Virgilio, allegoria della ragione umana che deve guidare al giusto ordine terreno. Ecco perché scelgo di salvare questo libro: ho la speranza che, rileggendolo, i peccati già commessi non vengano ripetuti in futuro e che un novello Virgilio illumini l’umanità con grande giudizio.