di Erika Noschese
Inserire il Cilento all’interno del collegamento dell’Alta Velocità; prevedere uno scalo tra i comuni di Atena Lucana e Padula, così da garantire una porta di accesso a un comprensorio da sempre sofferente in termini di servizi di mobilità; l’opportunità di indirizzare la linea verso il Golfo di Policastro: sono queste le linee guida dettate dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle che, nei giorni scorsi, nel corso della commissione speciale aree interne ha convocato tutti i sindaci appartenenti al territorio del Cilento, Vallo di Diano e Golfo di Policastro per fare chiarezza sull’alta veloctà Salerno Reggio Calabria dopo che, lo scorso 7 aprile, è stato presentato alle Commissioni parlamentari competenti il Documento di fattibilità delle alternative progettuali della nuova linea. “L’inserimento, tra gli interventi strategici del Pnrr, di un progetto di fattibilità per una linea ferroviaria Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, dimostra l’attenzione del Governo per il Sud del Paese, oltre che rappresentare un’importante prospettiva di sviluppo di territori da grandi potenzialità attrattive – ha dichiarato il presidente della commissione Aree Interne di Palazzo Santa Lucia – Il potenziamento della linea Salerno Reggio Calabria, infatti, è una scommessa del Piano ripresa e resilienza che non possiamo perdere. Da questo punto di vista la provincia di Salerno può diventare uno snodo nevralgico per i trasporti di tutto in mezzogiorno congiuntamente al completamento dell’aeroporto di Pontecagnano e ad un nuovo hub ferroviario presso Battipaglia. Il consigliere regionale, con i sindaci, ha avviato una campagna di ascolto e di confronto con amministratori pubblici e comitati di cittadini delle aree interessate, con l’obiettivo di formulare ulteriori proposte tese ad arricchire un’opera strategica per l’intera Campania e il Mezzogiorno. Oltre alla pianificazione di una viabilità e di una rete di trasporti complementare all’opera si rende oggi necessario fare chiarezza su tutti i termini del progetto, nelle sue varianti e nelle sue implicazioni sociali, ambientali ed economiche così da mettere fine a una diatriba in atto da troppo tempo sulla ubicazione delle stazioni e sulla definizione dei tracciati. “Il progetto di potenziamento difficilmente sarà compatibile con un transito sul lato sud del Parco Nazionale del Cilento a causa delle implicazioni tecniche, ambientali e dunque economiche che deriverebbero dalla complessa orografia territoriale. I treni veloci sono infrastrutture utili solo se i tracciati e le fermate previste sono compatibili con queste prestazioni – ha dichiarato ancora Michele Cammarano – Il compito di inserire il nostro Cilento all’interno dei collegamenti complementari all’alta velocità spetterà alla programmazione regionale dei trasporti che su quella tratta dovrà potenziare mezzi e tratte. Deviando il traffico nazionale sul Vallo di Diano non ci saranno più alibi per dotare il territorio di un trasporto regionale capillare all’altezza della variegata offerta turistica”. Da qui la proposta di permettere allo scalo di Battipaglia di assumere il ruolo di hub ferroviario strategico per l’intera infrastruttura, in ragione della vicinanza con l’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, configurandosi come snodo centrale per l’interconnessione tra le due linee ferroviarie e le due arterie stradali storiche, le Statali 18 e 19. “Inoltre, con il passaggio della linea ferroviaria nel Vallo di Diano sarà indispensabile uno scalo tra i comuni di Atena Lucana e Padula, così da garantire una porta di accesso a un comprensorio da sempre sofferente in termini di servizi di mobilità. Andrebbe infine valutata l’opportunità di indirizzare la linea verso il Golfo di Policastro, così da garantire il collegamento con un territorio fondamentale per l’indotto turistico regionale, e verso cui nel corso delle ultime stagioni estive sono state già garantite alcune corse di treni Alta Velocità”, ha aggiunto evidenziando che le istante sono state proposte al Ministero dei Trasporti affinché i progetti esecutivi rispondano nel concreto ad una crescente domanda di mobilità.