di Erika Noschese
11mila euro lordi, circa 8mila netti: per un totale di 132mila euro l’anno. Eppure, la campagna elettorale passa per il sostegno economico dei cittadini, molti dei quali non arriveranno mai a guadagnare cifre simili. E non certo per colpa loro, ma per responsabilità di chi, da anni al governo regionale, ha ignorato temi cruciali che avrebbero potuto generare occupazione. Anche quest’anno, secondo la discutibile logica dei consiglieri uscenti, i cittadini dovranno mettere mano al portafoglio per permettere loro di essere riconfermati. A chiedere apertamente un contributo economico è Valeria Ciarambino, ex esponente del Movimento 5 Stelle e oggi vicepresidente del Consiglio regionale della Campania. Un tempo acerrima nemica di Vincenzo De Luca, oggi sua alleata, è candidata con la lista Psi Avanti Campania nella circoscrizione di Napoli. Sui social ha scritto: «”Come posso aiutarti?”, “Cosa posso fare per la tua campagna elettorale?”. Me lo chiedete in tanti. La campagna elettorale è impegnativa e costosa, tanto. Vi chiedo, a chi può, di dare un contributo, anche piccolo, mediante bonifico (non istantaneo) intestato a: Gelsomina Rea, mandatario elettorale del candidato Valeria Ciarambino». Il post è accompagnato da IBAN e causale ben visibili: “Contributo campagna elettorale di Valeria Ciarambino”. Lo stesso IBAN campeggia anche sui manifesti che stanno tappezzando le strade di Napoli. La richiesta non ha però trovato il favore degli elettori, anzi: è stata duramente contestata. Un utente ha commentato: «Lei percepisce circa 10mila euro al mese per il ruolo che ricopre, e noi dovremmo farle un bonifico?». La replica di Ciarambino, visibilmente infastidita, non si è fatta attendere: «Lavoro nell’interesse generale da 10 anni senza sosta, ho restituito ai cittadini oltre 120mila euro dei miei stipendi, più di tutti i miei ex colleghi. Ricevo tutti e rispondo a tutti, sempre. Non ho mai approfittato del mio ruolo, che ho sempre messo al servizio di tutti. Ci sono persone e realtà che vogliono supportarmi e me lo chiedono, ritenendo la mia presenza nelle istituzioni un valore anche per loro. Non ho finanziatori occulti né grandi sponsor, solo tante persone che credono in me». Nel frattempo, continuano ad arrivare messaggi di protesta, con molti cittadini che invitano la consigliera a fare un passo indietro e a rimuovere l’IBAN, in segno di rispetto verso le tante famiglie che faticano ad arrivare a fine mese. Quella di farsi pagare la campagna elettorale chiaramente non è una scelta solo della Ciarambino ma almeno gli altri lo fanno in maniera più indiscreta.





