di Erika Noschese
«In molti comuni si sostiene la politica, la visione, la concretezza di quella persona, dobbiamo un po’ uscire dalla logica della politica come scontro tra opposte tifoserie, dobbiamo fare un salto di maturità, dobbiamo crescere ed essere capaci di guardare alla qualità delle persone e delle proposte ed è questo quello che ci guida». Parla così il presidente nazionale di Azione Mara Carfagna a proposito del suo importante cambio di passo per le prossime elezioni comunali. Dopo anni di attacchi serrati al centrosinistra e alla famiglia De Luca è proprio il progetto di quella coalizione tanto contestata ad essere stato scelto per la prossima importante tornata elettorale. Un cambio di passo che non può essere minimizzato e, sicuramente, non passa inosservato agli occhi dell’elettore attento. Ieri pomeriggio, la Carfagna ha presieduto il direttivo provinciale, l’occasione per illustrare la procedura che sta accompagnando Azione verso il partito unico con indicazioni precise che stanno arrivando dal segretario Calenda e dai vertici di Italia Viva che oggi compongono il terzo polo. «Questo nuovo partito non sarà solo la somma tra Italia Viva e Azione, la nostra ambizione è molto più grande, quella di costruire un polo liberale, moderato, popolare, riformista che possa attrarre tutti quelli che chiedono alla politica concretezza, stabilità, affidabilità dopo anni di ubriacatura, slogan e propaganda; credo ci sia voglia di una politica seria, in grado di dare risposte. È un lavoro lungo, faticoso, la strada sarà lunga ma ci sono tanti amici con cui percorrerla insieme, tanto entusiasmo e la scommessa è di diventare il primo partito italiano già dalle prossime europee», ha dichiarato la Carfagna che accende poi i riflettori sulle amministrative. «Quella delle amministrative è una scadenza alla quale stiamo lavorando con grande impegno, a Salerno il segretario provinciale Gigi Casciello sta facendo un lavoro molto attento – ha detto poi il presidente nazionale di Azione – È un lavoro costante, quotidiano; con Gigi Casciello, Antonio D’Alessio e gli amici di Salerno ho un’interlocuzione costante e sono ottimista. Siamo soltanto all’inizio, la strada è molto lunga ma c’è tanto entusiasmo; credo molto in questo progetto, ci ho scommesso e sono certa che saremo ripagati». Il sostegno al centrosinistra, per ora, non sembra essere l’occasione per un punto di incontro con il Pd: «Dipende dai temi, sul salario minimo sicuramente sì, sulla guerra in Ucraina vedo che all’ambiguità iniziale si è sostituita una definizione della posizione a sostegno dell’Ucraina, sull’energia, termovalorizzatori abbiamo posizioni completamente diverse. Non servono cartelle elettorali che poi rendono impossibile disegnare una visione comune, bisogna capire su cosa siamo d’accordo», ha poi aggiunto, passando al livello regionale la polemica sul terzo mandato ma ribadendo che la sua «posizione nel corso di questi anni non è cambiata» perchè, ha chiarito, «penso che la Regione Campania e il presidente De Luca siano stati deficitari in particolare sui trasporti e la sanità e su questo credo che dovranno essere giudicati». Immancabile dunque il riferimento agli ispettori ministeriali inviati al Ruggi: «I casi di malasanità sono tanti, al Ruggi ce n’è stato uno poche settimane ma sono tanti ed è la ragione per cui come Azione e Terzo Polo non più tardi di due settimane fa abbiamo ribadito la nostra posizione a sostegno del servizio sanitario nazionale; siamo convinti che questa sia una priorità assoluta, c’è bisogno di investire risorse cosa che nell’ultima finanziaria non è stato fatto ma per noi c’è un tesoretto di qualche migliaia di euro di soldi che andrebbero investiti nella sanità», ha infine aggiunto il presidente del partito fondato da Carlo Calenda e che oggi lavora per la realizzazione di un unico partito che vede protagonista anche Italia Viva».